Cardiff, Millenium Stadium. Ci eravamo lasciati così, con i calciatori della Juventus lì sul campo a disperarsi per l'ennesima finale persa dalla prima squadra di Torino. Tra le varie immagini scorgo Barzagli che parla con il mister: chissà cosa si dicono i due, chissà cosa pensano che sia andato storto. 

Eppure la partita era iniziata in buon modo. Cattiveria, voglia di aggredire, voglia di vincere. Poi calo di concentrazione in difesa, lampo di CR7 e palla in rete. Ma di tempo ce n'era per recuperare. Mandzukic non ha voglia di aspettare e tira fuori una perla, un gol che nessun tifoso juventino immaginava andasse dentro la palla mentre il croato si alzava in volo per l'acrobazia. Partita ripresa, via negli spogliatoi. 
Il ritorno in campo dopo i primi 45' minuti risulta catastrofico. Alla cattiveria (seppur parziale) del primo tempo, si sostituisce la paura. Tutti nella nostra metà campo. E quando giochi contro CR7 e altri giocatori con una tecnica da far paura, non puoi pensare di poter reggere un intero tempo a difenderti. Finisce 4 a 1. Risultato schiacciante.
Ma ciò che fa più male è altro...

A ferire i tifosi juventini sono state le prestazioni degli uomini che dovevano portarci a sollevare la Coppa, tra questi due su tutti: Dybala e Higuain. L'attacco argentino, denominato HD, ha deluso.
Dybala fuori dalla partita, dal primo minuto fino al cambio. Higuain offre una fiammata iniziale per poi spegnersi anch'egli. Attenzione però, non vanno scaricate le colpe di una finale persa sui soli due argentini. A deludere sono stati anche i quattro della BBBC, a cui aggiungerei Khedira (non al meglio fisicamente).

Acqua passata si dice. Cosa serve ora per rincorrere di nuova quella maledetta Coppa? Servono uomini per allungare la rosa, in grado di aumentare il tasso tecnico della squadra e permettere rotazioni. Bene. I nomi sono tanti e le idee non mancano a Marotta e Paratici.
Cosa più importante, alla squadra serve un nuovo salto di qualità nella mentalità.
Basta nascondersi: la squadra è forte, può vincere in Europa. E' tutta questione di mentalità, sia a livello individuale che collettivo. A questo ci penserà il conte Max.
A Marotta e Paratici il ruolo di migliorare la rosa. Con Schick in arrivo, è giusto inseguire un altro buon esterno d'attacco. Douglas Costa o Keita, chiunque arriverà sarà un ottimo acquisto. A centrocampo serve un pendolino, un uomo dinamico, capace di rincorrere gli avversari a tutto campo e recuperare palla con tempi giusti. Si parla di Tolisso, ottimo profilo. Ma al posto della società io avrei preso 6 mesi fa Diawara (strappandolo a una diretta concorrente).
Volendo mettere in chiaro le cose, di centrocampista centrale ne servirebbe un altro, ma è gia in arrivo il giovane Bentancur, che spero possa affermarsi in prima squadra. La difesa invece, almeno a parer mio, è il reparto dove serve maggiormente una "rivoluzione".
I vari Barzagli, Chiellini e Bonucci iniziano a dare segnali di declino, chi per ragioni di età, chi di motivazioni. Se per Bonucci bastano solo nuove motivazioni e un pò di riposo durante l'anno, lo stesso non si può dire di Barzagli e Chiellini. Questi ultimi soffrono la carta d'identità, ed è ora che vengano gradualmente messi da parte per permettere l'emergere dei vari Benatia, Rugani e l'atalantino Caldara (che non si sa ancora quando arriverà a Torino).
Infine Buffon: questa sarà la sua ultima stagione. La Juventus merita un portiere in grado di prendere il suo posto nella prossima stagione senza far rimpiangere Gigi. Neto da quanto visto non si è dimostrato all'altezza. 

Gli obiettivi sono chiari: guadagnarsi un biglietto per Kiev 2018.
Marotta lavora da una parte. Allegri va in vacanza, ma quando tornerà dovrà avere una rosa più folta e una nuova missione: cancellare dalla testa dei giocatori qualsiasi complesso di inferiorità e infondere mentalità (europea) vincente.