Il Milan in questa prima parte di stagione ha sorpreso tutti in positivo. Chi si aspettava il Milan a inizio anno nelle zone alte della classifica, chi avrebbe scommesso 1 centesimo sulla vittoria del Milan contro la Juventus? Probabilmente l'umanità che segue le vicende calcistiche, la maggior parte non avrebbe scommesso sul Milan a questi livelli. Vi ricordate questa estate che soffrivamo perché il Milan non comprava nessuno mentre i cugini nerazzurri prendevano Joao Mario e Gabigol? Ebbene, dopo l'inizio molto positivo di questa prima fase di campionato, è arrivata una sconfitta netta e clamorosa, un bel 3 a 0 che ci ha rifilato il Genoa. Ma come è maturata questa sconfitta? Il Milan, due giorni prima aveva battuto la Juventus per 1 a 0, una vittoria che ha dato una grande enfasi alla squadra allenata da Montella. Gli entusiasmi erano alle stelle e probabilmente ci siamo crogiolati sugli allori, cosa prevedibile considerato che siamo una squadra estremamente giovane e possiamo essere vittime di queste ingenuità.Il tecnico rossonero ha sbagliato la formazione mettendo Poli terzino destro per sostituire Abate, l'esperimento è stato alquanto infelice e Honda al posto di Suso. Quest'ultimo è quello più bersagliato dopo la sconfitta con il Genoa e voglio andare controcorrente e difendere il primo giocatore giapponese della storia del Milan, spezzando una lancia a suo favore. Heisuke Honda non è un fuoriclasse, tuttavia è un professionista esemplare che esegue alla lettera ciò che gli viene chiesto dal Mister. Si impegna tantissimo, anche nella fase di ripiego, ha dei buoni piedi e una discreta tecnica. Certo, il fatto che sulle sue spalle ci sia il numero 10 fa storcere il naso a molti tifosi del Milan, tuttavia sappiamo che quel numero 10 sulle spalle di Honda è stata una operazione di Marketing, tra l'altro riuscitissima visto che la maglia di Honda è stata la più venduta in assoluto per un periodo e tra le più vendute nel corso degli anni, dando grande popolarità e tenendo il Milan sulla cresta dell'onda in Giappone, nel Sol Levante. Sicuramente la sconfitta del Milan contro il Genoa non può essere attribuita solo a Honda, la sconfitta è arrivata perché mentalmente il Milan era appagato dalla vittoria con la Juventus, era ancora in festa, ha fatto sì possesso palla ma non aveva quella grinta, quella determinazione che si è vista contro la Juventus, proprio perché le energie fisiche e soprattutto psichiche sono state sfruttate al massimo contro la compagine bianconera. Montella ha sbagliato la formazione, non era il caso di sperimentare Poli terzino destro in una partita così importante. Ma questa sconfitta paradossalmente può farci bene, può farci ritornare sulla terra e riacquistare il senso del realtà. Il nostro obbiettivo è arrivare in zona Europa per Gennaio, quando poi ci sarà l'insediamento dei cinesi e arriveranno i rinforzi nel mercato di riparazione. E allora se il Milan si ritroverà ad essere in una posizione da zona Europa chissà che a Gennaio non arrivino dei giocatori Top che permettano al Milan di poter stare in alto senza più soffrire di vertigini.