Il Milan si è scoperto guerriero. Contro il Bologna si può anche parlare di impresa perché i leoni rossoneri sono riusciti a vincere al Dall'ara giocando in 9 contro 11. Per carità non voglio enfatizzare troppo il successo contro i felsinei che comunque venivano dalla sconfitta per 7 a 1 contro il Napoli. Tuttavia questa vittoria va analizzata a 360 gradi. Non è la vittoria contro il Bologna in se' a sorprendere quando la capacità del Milan di ricompattarsi e di saper soffrire, lottare. Quest'anno il Milan ha messo le basi e i semi per entrare in una nuova era rossonera. Questa vittoria come la vittoria in Supercoppa è oro per quanto riguarda l'esperienza dei nostri giovani. Non dimentichiamo che il Milan è una squadra estremamente giovane quindi le analisi del Milan vanno sempre fatte a 360 gradi guardando il progetto Milan in maniera totale analizzando il presente ma anche la prospettiva e l'esperienza come la vittoria contro il Bologna che per i giovani leoni rossoneri è oro ed è un bagaglio di esperienza notevole. Il Milan sta maturando e ha imparato a ricompattarsi e unirsi nei momenti difficili. Sintomo di una maturità crescente nello spirito della squadra. Ci sono giocatori vogliosi di mettersi in mostra e iniziano a capire il peso della Maglia del Milan e l'importanza di indossarla con onore pur con tutti i limiti tecnici presenti nell'organico rossonero. Da menzionare Deulofeu, lo spagnolo è in Grande spolvero e ha propiziato la vittoria contro il Bologna per 1 a 0 con assist per il gol di Pasalic. È stata una partita molto sofferta complice le espulsioni di Paletta e di Kucka per doppia ammonizione, l'infortunio di Romagnoli e l'infortunio di Poli che però è rimasto in campo stringendo i denti poiché Montella aveva già operato i 3 cambi a sua disposizione. Però è stato coraggioso a non chiudersi troppo e a tenere in campo Deulofeu e Suso. Ma il discorso che faccio io non è inerente alla partita contro il Bologna ma parlo della coesione del Milan, dello spirito di gruppo, della maturità che stanno accumulando i nostri giovani con queste situazioni che ripeto valgono oro, e dei semi che stiamo facendo germogliare. Questo Milan lo sta crescendo Montella. È una sua creatura e nessuno gliela deve portare via. Si abusa troppo della parola progetto. Un progetto è tale quando c'è alla base una continuità di intenti, quando non si strappano i semi che si sono piantati per metterne altri ma si lasciano germogliare e crescere bene quelli che si è piantati. In questi giorni è uscita la notizia di un possibile cambio a fine stagione in panchina per il Milan con Roberto Mancini al posto di Montella a timone del club rossonero. # Noi Mancini non lo vogliamo. Abbiamo appena iniziato un progetto con tutte le difficoltà del caso ma qualcosa sta germogliando. Perché buttare via tutto ricominciando da zero con un nuovo tecnico e con le sue idee. Proseguiamo su questa strada, continuamo a seminare i nostri frutti, a far crescere i nostri giovani magari integrando ogni anno dei giocatori di caratura internazionale e più esperti che possano anche fare da chioccia ai più giovani ma non buttiamo tutto al vento cambiando allenatore. Sarebbe un ricominciare daccapo. Montella non si discute. Se il buongiorno dei rossoneri si vede dal mattino, il futuro del Milan è limpido con un bel sole che inizia a intravedersi dopo anni di buio. Dalle sofferenze si cresce e questo Milan ha imparato a soffrire e ad affrontare le difficoltà riuscendo ad essere compatto e unito come una squadra matura.