Non strappate le bandiere: Totti merita rispetto, in questo ha ragione lui. Per quanto io conosca di calcio, è stato il più grande calciatore della Roma, romano e romanista. --- Ha i limiti dell'età, vero, ma non mi sembra che piantasse grane stando in panchina, neppure con Garcia. Allora perché quelle battutine ironiche, che Spalletti si è concesso con i giornalisti, sulle sue scarse capacità di corsa? Va bene tenersi buoni i giornalisti, e va bene sottrarsi alla pressione delle domande con delle battute, ma le bandiere vanno rispettate. Soprattutto quando un calciatore, che avrebbe potuto scegliere di vincere altrove, ha preferito legare il suo nome solo alla squadra del cuore, in cui ha avuto la fortuna di giocare. --- Non è un attacco a Spalletti, il mio, ma solo l'esternazione di una piccola delusione per quella che penso sia una scivolata su una buccia di banana inesistente: bastava così poco per chiarirsi con l'interessato che, lo ricordo, non è un ragazzino pescato dalla primavera a cui concedere la platea dell'Olimpico. *** (Ho provato ad inserirlo come commento all'articolo "Totti-Roma, è rottura. Addio vicino?" e non mi è stato accettato, quindi lo posto qui, come articolo. E' un po' inappropriato, come struttura dello scritto, ma... --- Scusate.)