E' stata invocata a gran voce. Divinizzata all'inizio, nonostante gli innumerevoli errori macroscopici. Pian piano l'entusiasmo nei suoi confronti è andato scemando, nonostante i piccoli passi in avanti. 
Ora, non se la fila di striscio più nessuno.
Anzi, si preferisce infangarla e si implora affinché venga rimossa perché non ha dato quel che si aspettava. Non sto parlando di una creatura angelica che ha fatto perdere la testa a un ragazzo che si è lasciato abbindolare ingenuamente. Sto parlando del/della VAR. Dello strumento tecnologico osannato che avrebbe dovuto fare la storia della Serie A, che avrebbe dovuto eliminare qualsiasi polemica arbitrale, ma che ha fallito miseramente. 

Ma come è possibile che sia avvenuto dopo neanche un anno il suo declino? La decadenza del VAR non ruota attorno a Crotone-Napoli dove Mertens sbaglia sport e si esibisce in 'bagher' in area di rigore e il direttore di gara decide di non concedere un rigore sacrosanto. Non ruota attorno a Udinese-Napoli dove viene assegnato il primo rigore per "fallo carambola" (non scandalizzatevi, tra poco uscirà sui regolamenti questa nuova sanzione disciplinare). Non ruota attorno agli errori che si sono susseguiti a sfavore della Lazio, nei quali Simone Inzaghi . si è giustamente lamentato senza però essere ascoltato da nessuno. Nulla di questo. Tutto il fallimento del mezzo tecnologico, il cui scopo (secondo alcuni) era quello di svelare finalmente all'Italia e al mondo intero le ruberie della Juventus, lo si spiega oggi per i due penalty concessi ai campioni d'Italia nella gara di sabato pomeriggio contro il Benevento. 

Non sia mai assegnare due rigori in una partita! Per giunta alla Juve. Si grida senza esitare e senza troppi giri di parole allo scandalo e alla disonestà juventina! Tanto è bastato per riaccendere la polemica, perché nel calcio conta questo. Non ha alcuna importanza la bellezza dello sport, la giocata di un campione, le due reti pazzesche messe a segno da Dybala e Douglas Costa. Nel calcio e in Benevento - Juventus contano quei due rigori assegnati alla squadra ospite. Le decisioni arbitrali, entrambe prima controllate e poi confermate dal VAR, si sono rivelate corrette. Nel primo caso non si riesce a capire per quale motivo Pasqua abbia lasciato correre. Fortunatamente, almeno questa volta, l'aiuto per la capolista è arrivato ed è stato fischiato rigore. Nel secondo, invece, l'arbitro opta correttamente per il tiro dagli undici metri ma preferisce consultare ancora l'ausilio dall'alto che verifica e approva il provvidemento. I social a fine partita si scatenano! Possibile che Twitter e Facebook siano dominati da anti-juventini sfegatati fino al midollo? Si, è possibile. Il contatto su Higuain che ha decretato il secondo rigore trasformato da Dybala non "var" proprio giù e si scatena il diverbio che, come al solito, ruba la scena all'intera giornata di campionato. La Rai, non ancora completamente decontaminata da Enrico Varriale, lancia la domanda social a 90minuto: "VAR: quali miglioramenti per evitare sospetti e polemiche?" Siamo ai limiti del ridicolo e del grottesco. Anche i grandi autori della letteratura latina che avevano utilizzato la satira come genere letterario devono "chinare la testa e incurvare la schiena" di fronte alla comicità della televisione dello Stato! 

Ho letto di tutto sul VAR e sul suo utilizzo in questi mesi. Pareri e interpretazioni. Giudizi positivi parecchi, quelli negativi pochissimi. Qualche mese fa sul web si leggeva: "La VAR fa giustizia! Si lamenta solo la Juve (chissà perché...).
Enrico Varriale che in Twitter trova ancora un modo per dire la sua (farebbe meglio a starsi zitto) diceva agli inizi di ottobre: "Solo la Juventus è contro il VAR! Le polemiche arrivano solo da opinionisti juventini!"

Ora due sono le cose: o Varriale è un opinionista bianconero che ama follemente la Vecchia Signora e indossa per puro divertimento la maschera del fazioso napoletano o qualcosa ci è sfuggito.
Difficilmente si può propendere per la prima alternativa...