TORINO - L'addio di Bonucci ha convinto Allegri a mettere definitivamente in naftalina la difesa a tre per quella a quattro, ridicolizzata in massa dal secondo gol di Neymar nella prima uscita stagionale della Juventus contro il Barcellona. Poco grave, non è nemmeno calcio di agosto. Tanto più se Chiellini, goleador nel ko per 2-1 contro i blaugrana, assicura che "Leo mancherà a livello umano, magari arriverà un altro difensore, ma abbiamo comunque quattro elementi di altissimo livello, con caratteristiche diverse".

IL DOPO BONUCCI - La pesante eredità di Bonnie verrà probabilmente raccolta da Barzagli, con il tandem Benatia-Rugani di scorta. Senza il playmaker viterbese, il compito di avviare l'azione verrà affidato soprattutto ai centrocampisti e agli esterni. L'altra ipotesi, al momento poco gettonata, è aggiungere alla trincea bianconera un elemento di esperienza come il 28enne tedesco Hummels (Bayern) o il 30enne argentino dal passaporto comunitario Garay (Valencia). De Vrij e Gimenez sono idee concrete per l'anno prossimo, quando, rinnovo permettendo, si libereranno da Lazio e Atletico Madrid a costo zero.

RILANCIO PER KEITA - Meglio giocare d'anticipo invece per Keita, anche lui in scadenza nel 2018 con la Lazio. La Juve è tornata sull'attaccante senegalese, corteggiato anche da Inter e Chelsea. Marotta è pronto ad alzare l'offerta da 12 a 15 milioni, con la possibilità di inserire nella trattativa una contropartita gradita ai biancocelesti, come Rincon oppure Sturaro. Lotito però non fa sconti e, nonostante gli appena undici mesi di accordo con Keita, pretende circa 30 milioni bonus compresi. Troppo esosa anche la richiesta per Milinkovic-Savic, valutato non meno di 70 milioni.

KLOPP: "EMRE CAN? VORREI TENERLO" - Ecco perché il primo nome per il centrocampo bianconero resta quello di Emre Can, mediano che all'occorrenza può agire da centrale difensivo.

Non decollano le pratiche con il Liverpool per il rinnovo del suo contratto che scadrà nel 2018, ma il tecnico Jurgen Klopp non vorrebbe fare a meno di lui: "Come si può immaginare stiamo parlando del prolungamento e siamo fiduciosi, ma finché non c'è nulla di firmato non c'è niente da dire - così il tecnico tedesco al Liverpool Echo -. Emre Can è molto importante per noi. Non vogliamo vendere o perdere giocatori titolari o vicini ad esserlo. Emre è uno di questi, vogliamo tenerlo e ne stiamo parlando in maniera positiva".

TRA JUVE E REDS BALLANO 10 MILIONI - La trattativa per Emre Can entrerà, però, nel vivo nella settimana alle porte. Forti di un accordo di massima con il giocatore, nei prossimi giorni i bianconeri tenteranno l'assalto decisivo, cercando di chiudere l'operazione alle loro condizioni, e cioè per 25 milioni, 10 in meno della valutazione fatta dai Reds. Se ad Anfield il campione d'Europa Under 20 è chiuso da Henderson e Wijnaldum, a Torino entrerebbe in concorrenza con il connazionale Khedira, al fianco dell'intoccabile Pjanic, e andrebbe in ballottaggio con Marchisio quando la mediana bianconera passerà da due a tre interpreti. Le alternative a Emre Can? Con Matic ormai a un passo dallo United, i primi nomi sono quelli dei francesi N'Zonzi (Siviglia) e Matuidi (Psg), quest'ultimo prossimo avversario dei bianconeri a Miami, nella notte italiana di giovedì.

E OGGI IL BERNARDESCHI-DAY - Per quel giorno Allegri potrà contare anche sugli azzurrini Rugani e Bernardeschi. Il primo raggiungerà la squadra nelle prossime ore nel ritiro di Boston, mentre il secondo è atteso in america per la giornata di Martedì.

Firmerà un quinquennale da 3,5 milioni a stagione e poserà con la sua nuova maglia bianconera numero 10 , a mio MALINCUORE. Per la Fiorentina sono in arrivo 40 milioni di euro più il 10% sull'eventuale futura rivendita dell'ormai ex golden boy viola, per un massimo di 5mln.