Che fosse una partita estremamente sentita lo si sapeva, che la paura l'avrebbe potuta fare da padrone anche, forse ci si aspettava qualche emozione in più, ma in fin dei conti va bene cosi. Per entrambe. Sampdoria e Genoa si spartiscono la Lanterna con uno scialbo 0-0 che non fa altro che allungare le serie di risultati utili di Giampaolo e Ballardini, mai sconfitti in questo derby. In campo però, si è visto poco, per non dire nulla, complici anche la paura di perdere e un tatticismo estremo che hanno reso la gara adatta anche ai più deboli di cuore. Giampaolo si affida al solito 4-3-1-2 con l'unica vera novità rappresentata dalla presenza di Caprari alle spalle di Zapata e Quagliarella, mentre Torreira torna in cabina di regia dopo aver saltato il match dell' "Atleti Azzurri" contro l'Atalanta per squalifica. Solo panchina per Ramirez. Dall'altra parte, Ballardini opta per un 3-5-2 con Bertolacci perno centrale in mezzo al campo, coadiuvato da Hiljemark e Rigoni, mentre davanti spazio a Lapadula, in gol contro il Cagliari, e Pandev. L'avvio non è certo dei più spettacolari. E' la Samp che prova a fare la partita, faticando però a trovare spazi nella fornitissima retroguardia rossoblù, che si difende bene e non si crea problemi nel lasciare il solo Lapadula a guerreggiare tra Silvestre e Ferrari. Il match scorre via sui binari della noia e non basta una conclusione alta di Praet a scuotere le due formazioni. Il secondo tempo si rivela un pò più movimentato e dopo soli 4' Torreira arriva puntuale all'appuntamento con il pallone servitogli da Zapata ma manca di poco il bersaglio grosso. A sporcare i guanti di Perin ci pensano, in rapida successione, Linetty e Caprari, ma il numero 1 rossoblù risponde presente in entrambe le circostanze. Giampaolo è una furia in panchina, mentre Ballardini, intuendo l'avanzamento della marea blucerchiata, inserisce Cofie per Pandev, con Bertolacci che si alza alle spalle di Lapadula. La mossa funziona perchè i padroni di casa non riescono più a trovare varchi, anche a causa del lavoro encomiabile di Laxalt e dell'ex Pereira, maestri nella chiusura della fascia. Il passare dei minuti è direttamente proporzionale all'aumento della paura di perdere e le due squadre sembrano accontentarsi. L'ultimo tentativo è del Genoa, ma la conclusione di Hiljemark fa il solletico ad un Viviano ben posizionato. Cosi, dopo 2' di recupero, Massa decreta la fine delle ostilità e manda le due compagini negli spogliatoi con un punto a testa. Poco male per i rossoblù, che aggiungono un'altra monetina nel salvadanaio-salvezza, mentre i blucerchiati perdono l'occasione di accorciare sul Milan, domani impegnato in casa contro il Sassuolo, e vengono superati da una lanciatissima Fiorentina nella corsa all'Europa League.