Lo avevo detto. Lo avevo ripetuto in numerosi articoli postati su "Vivo per lei" fino ad oggi. Tutti i tasselli del campionato italiano sono tornati al loro posto. Temporaneamente, è vero, però che il copione fosse già scritto lo avevo preannunciato in modo chiaro e netto. La mia sicuramente non è preveggenza, ma conoscenza profonda del calcio italiano e delle sue dinamiche. 

Che le rose di Juventus e Napoli non fossero confrontabili, in lunghezza di organico più che in qualità dell'undici effettivo, non sono stato il solo a dirlo. Era palese.
Nonostante i tanti complimenti e le tante spinte da numerose testate e fantomatici giornalisti sportivi, la differenza era difficilmente oscurabile. Il Napoli sta facendo un campionato irripetibile, sfruttuando il 102% (per usare le percentuali di mister Sarri) delle proprie potenzialità, giocando un calcio dinamico e propositivo, che però alla lunga diventa prevedibile e necessita di energie fisiche e mentali importanti.

In tre cose ieri Sarri aveva totalmente ragione:

1) "…la Juventus è l'unica che può perdere questo scudetto". Concetto vero a tutte le latitudini; la differenza societaria, ancor prima di quella qualitativa della rosa, scava un solco che risulta ancora importante e molto lontano dall'essere ricoperto. Inutile nascondere, però, che per molto tempo più di mezzo stivale ci ha creduto. So in prima persona quanto sia logorante vedere vincere sempre la stessa compagine… fanno bene, quindi, a sperare fino all'ultimo di fare lo sgambetto alla vecchia signora.

2) "…stiamo tenendo in vita questo campionato…". Assolutmente vero, se questo campionato arriverà a decidersi allo scontro diretto di Juventus- Napoli, questo è anche grazie alla compagine napoletana. Cosa è costato però tutto questo? Cosa comporterà psicologicamente l'anno prossimo dovesse andare male? Questo sarà inevitabilmente il tempo a dirlo. Fino ad oggi il Napoli ha dimostrato che rinunciare a due coppe (coppa Italia e Europa League) non è servito a niente. Chissà, magari le rimpiangeranno.

3) "… se la Juventus farà il 105% allora vincerà lo scudetto". Concetto giusto, ma con percentuali nettamente sbagliate. Per mia ammissione e ammissione di molti, questa juventus è una delle più "brutte" degli ultimi anni. Quindi il margine di crescita è ancora esponenziale. Diciamo che forse fino ad esso ha mostrato il suo 60/70% del potenziale massimo. Questo Sarri lo sa, come sa altrettanto bene che le percentuali di vittoria, per il suo Napoli, sono veramente al lumicino.

In una però, la più importante, Sarri ha letteralmente toppato: "Non abbiamo l’obbligo di vincere, abbiamo l’obbligo di fare del nostro meglio e cercare di fare risultato contro chiunque".
No mister, sa benissimo che quest'anno era quello dell'all-in. Crearsi un alibi ora a fine campionato sa molto di lupo che non arriva all'uva. Questo Napoli non ha un futuro davanti, ha raggiunto il suo apice in questa stagione. E se questa straordinarietà non basterà per battere una Juventus bruttina e ancora lontana dal suo massimo potenziale, come si può sperare in un futuro roseo e diverso da quello degli ultimi 6 anni? 

Ai posteri l'ardua sentenza.