Il cavallo buono si vede a lunga corsa e il Napoli questo lo sa benissimo.
Dopo un avvio di stagione esaltante, con un super Insigne trascinatore dei partenopei, la squadra di Sarri sta lentamente cedendo il passo alle avversarie.
La stanchezza ha appannato la squadra che appare lenta, senza idee e che soprattutto non riesce a pungere.
In casa contro la Fiorentina il Napoli frena e lascia la vetta all'Inter. La Champions ha forse rallentato la squadra che a parte gli 11 imprescindibili di Sarri ha poco altro in panchina. Poco utilizzati i vari Giaccherini, Rog, Mario Rui, Maksimovic, fuori per infortunio qualche altro, Mertens, Callejon e Insigne hanno bisogno di rifiatare ma non hanno fuori i sostituti all'altezza dei titolari. Un vero guaio per una squadra che quest'anno punta al tricolore e non lo ha nascosto ma che deve giocare anche l'Europa League ora che è fuori dai giochi in Champions. E con la panchina corta, i tifosi fanno bene a non illudersi e non sognare. 

Anche l'Inter non ha una panchina forte ma non ha le coppe e quindi può permettersi di riposare in settimana e arrivate all'appuntamento con gli avversari con più lucidità. Quella lucidità che oggi è mancata al Napoli e ne è la dimostrazione il gol che Mertens non ha saputo mettere dentro da solo davanti al portiere.

E se lì davanti continuano a perder punti per allungare, alla fine, la Juventus, che ha dalla sua l'esperienza e la panchina all'altezza, potrebbe mettere la freccia e superate tutti correndo verso la storia, il settimo scudetto di fila e verso un'altra stagione da protagonista.