C'è chi raccoglie i cocci rotti di un bellissimo vaso caduto inaspettatamente a Cardiff, c'è chi prova a blindare i propri gioielli e ad aggiungerne di nuovi, c'èchi non ha più voglia di promettere senza mantenere e vuole lasciare il segno e c'è chi vuole ricostruire per non dover essere sempre il primo degli sconfitti. Poi ci sei tu Napoli, immagine di un calcio spumeggiante e divertente, dotato di corsa e tecnica ma che assomigli così tanto a quell'Olanda del 1974.. troppo bella per essere vincente. Qualcosa a Napoli ha funzionato molto bene in questi anni ma mai fino in fondo, Sarri si infuria quando gli si chiede cosa manchi a questa squadra anche se la risposta é molto semplice e, in cuor proprio, lo sa anche lui.. manca un titolo, un grande titolo, un titolo che il Napoli e Napoli meritano ma deve cambiare qualcosa, non di certo l'attacco che quest'anno ha segnato 94 gol in serie A, più di chiunque, forse un po il centrocampo o forse un po la difesa, c'è chi mi può rispondere che gli azzurri quest'anno hanno perso meno partite della Juventus in campionato(4) a dimostrazione che non c'è solo attacco ma anche capacità di 'salvare la pelle' quando si rivela necessario.. ne potremmo discutere per ore ma c'è una cosa in assoluto che deve cambiare a Napoli.. la mentalità

Il Napoli, per chi non se ne fosse accorto, non é più una buona squadra emergente ma é a tutti gli effetti una cosiddetta big, una squadra capace di mettere in ginocchio chiunque in uno scontro diretto, una squadra che negli ultimi anni é stata ad un passo da eliminare la vincente della Champions League agli ottavi di finale (Chelsea e Real Madrid), sono passati tanti campioni da Castelvolturno ma quel passo, quell'ultimo grande passo non é ancora stato fatto. Il Napoli non può innescare un caso mediatico con il proprio portiere per una battuta di troppo alla cena di squadra, il Napoli non può rimanere una realtà solo dei napoletani ma deve essere di più perché ha le carte in regola per farlo e, anche economicamente, é l'unica società in Italia insieme alla Juventus ad avere un bilancio in attivo. Il Napoli non può programmare una stagione basandosi su un patto tra i giocatori e non puó seguire obiettivi di mercato non all'altezza delle ambizioni che si deve porre una squadra così, serve espansione, servono figure di esperienza, giocatori di valore e caratura europea, i record non bastano più, sono indicatori ma non sono un trofeo. La squadra di De Laurentiis sta diventando un pezzo pregiato del nostro calcio e non si deve perdere ora sul più bello, questa stagione può rappresentare un bivio, anni fa si imputava agli azzurri la mancanza di una panchina valida per affrontare la stagione nella sua completezza, ora la panchina c'è, ci sono i numeri, ci sono i campioni, c'è uno straordinario pubblico, non resti a guardare presidente De Laurentiis, manca poco per diventare grandi, non sciupi tutto.