, Cari amici Napoletani, purtroppo questo è il calcio, diventato una esasperazione dei profitti, non ci sono più bandiere in cui credere e non c'è più chi aveva " una faccia ed una camicia " Ci sono "pezzenti saliti" che devastano le orecchie degli astanti con promesse da marinaio, magari condite con terminologie da trivio. Quello che più dispiace è l'assistere al comportamento di una certa stampa, che cerca di occultare i termini di verità inquietanti. Il " cicero pro domo sua" ovvero il venditore di fumo, non ammette mai i propri errori, ed usa gli altri a mo di parafulmine. C'è chi si salva il sedere sulle spalle della povera gente e poi la deride ed offende, come se avesse gli anelli al naso. La grandezza degli uomini, credo, si misuri con la modestia ed il parlar chiaro, specie quando si ricoprono cariche in vista ma questo concetto viene purtroppo disatteso da comportamenti ampollosi, spesso inaccettabili, per dimostrare il nulla. Non costerebbe niente dire la verità, dire alla gente di non potere economicamente fare di più, senza citare fatturati di altri, dire io non ho ne le possibilità e ne la volontà di rimettere un centesimo per voi. L'uomo è piccolo quando si nasconde, non ha peso specifico, quando coinvolge fatti ed eventi che, nell'ombra, lui ha creato, che si schernisce rendendosi vittima di conseguenze volute. Napoletani, resta la nostra dignità, unica grande bandiera di un popolo che ha sempre saputo soffrire, assistendo con il sorriso e la morte nel cuore, all'arricchimento di soggetti passeggeri che in ogni tempo hanno inquinato l'aria ed il cielo di gente economicamente modesta, ma capace con la forza dei loro sentimenti di guardare al domani. Certamente ci sarà un domani migliore, io almeno ci credo. Un saluto a Voi tutti.