Il Napoli impatta ancora in casa e su 6 punti disponibili ne racimola solo 1. La differenza con le prime giornate di campionato è palpabile e si nota con la mancanza di velocità nello sviluppare le trame di gioco. Anche la Fiorentina, che non ha grosse ambizioni, è riuscita a fermare gli attacchi del Napoli. L'assenza di Insigne determina la mancanza di velocità e lo sviluppo del gioco a un tocco che, unito alla fantasia, procurava scompiglio nelle difese avversarie. 

Tutto questo, unito anche al pareggio della Roma col Chievo, non può che far ancora di più apprezzare il punto portato via dallo Stadium da parte dell'Inter. E' certo che tutte le squadre non stanno attraversando il loro miglior periodo se le prime quattro in classifica pareggiano. Il giudizio è anche quello che nessuno vuol perdere sia per capacità degli avversari che, anche, per propri limiti.

In questo contesto, e alla luce degli ultimi risultati, il migliore sembra, appunto, quello ottenuto dall'Inter, si aspetta adesso cosa farà la Lazio che potrebbe essere, alla fine, la squadra che che guadagnerebbe più punti sul gruppo delle top five, in caso di vittoria.

L'Inter ancora per questa settimana potrà godersi la testa della classifica a dispetto di tutti i pronostici che la davano terza - perdendo a Torino e con il Napoli vittorioso sulla Fiorentina - e comincia a far capire che la testa della classifica non si raggiunge per caso o per fortuna, perché è bene ricordare che anche chi insegue ha bisogno, ogni tanto, della dea bendata per andare avanti.

Il Napoli ha raggiunto il massimo nelle 13/14 giornate e adesso paga la stanchezza  per l'utilizzo degli stessi uomini.

La Juve deve risolvere le beghe interne e appianare le discussioni e le liti di uno spogliatoio con troppi galli nello stesso pollaio, avere Dybala e farlo andare in depressione è da masochisti e incoraggia la decisione di chiedere la cessione, avere un fuori classe di questa portata e costringerlo a farlo giocare fuori ruolo è da incompetenti, che non si venga poi a dire che l'Inter o la Lazio hanno portato via un risultato immeritato.

La Roma non riesce ancora a far diventare squadra un gruppo che ha  differenze notevoli fra difesa, attaco e centrocampo, oltre alla mancanza di risultati che possa portare una striscia positiva continua.

La Lazio, secondo me, zitta zitta è la vera squadra che potrà effettivamente dire la sua ed essere il giudice della classifica finale, ha un gioco veloce che si basa su solide certezze fatta da giocatori che giocano a memoria, aiutati da una condizione atletica ottima e da un tecnico bravo a sapersi far seguire dai propri giocatori.

Se oggi  l'Inter non esprime il miglior gioco e i non riesce, per il momento, a sviluppare i dettami di Spalletti, può anche essere visto come la squadra che ha il maggior margine di miglioramento, se ciò avvenisse (e avverrà), nessuno potrà rodersi dentro trovando nell'argomento "fortuna" quello che determinerà la classifica finale.
Come dice Spalletti, tutti stanno aspettando la prima sconfitta e fino a quando non arriverà tutti hanno una faccia delusa aspettando la prossima settimana in attesa che si riempiano le fogne. Intanto rimandiamo indietro chi le vuol riempire.

Alla fine se non segni il gol e non gonfi la rete non vinci e, per statistica, chi prende meno gol vince il campionato.