In merito a quest'ultima si è già detto tanto e si continuerà a dire tanto fino alla fine della stagione. Al di là dei titoloni dei giornali e delle opinioni di giornalisti sportivi che parlano di debacle, leggo molti tifosi napoletani e non solo che già parlano di sconfitta annunciata, che il Napoli è un outsider o per dirla come Sarri "la lotta scudetto riguarda la Juventus e basta perché è di un altro pianeta".

Tutto questo ovviamente mi rammarica, ma al tempo stesso lo reputo vergognoso e inaccettabile: troppo facile adesso che si sentono i primi scricchiolii buttarla sulla rassegnazione, troppo facile tirare in ballo fatturati, giocatori più forti, favori arbitrali, oroscopi avversi, allineamento dei pianeti e altro.

La verità è una è una sola ed è giusto che almeno per una volta si smetta di nasconderci dietro ad un dito e chi di dovere si assuma le proprie responsabilità. Apprezzo il tentativo di buttarla in caciara, di ridurre la pressione sul Napoli e buttarla addosso alla Juve, ma serve maturità.
Se il Napoli non riuscisse a vincere lo scudetto sarebbe un fallimento dal mio punto di vista: vuoi per un motivo, vuoi per un altro si sono scansati in Champions, Uefa e Coppa Italia arrivando a Marzo con una sola competizione.
1) Il Bel Gioco. Da mesi si sente dire che il Napoli mostra il miglior gioco in Italia ed uno dei migliori in Europa. Bene, sicuramente è vero per certi aspetti, ma occorre fare alcune precisazioni. Al momento il Napoli mostra sicuramente un bel calcio, ma è innegabile che avviene soprattutto con le squadre dove c'è un alto livello di differenza, o per dirla alla Sarri che hanno un basso fatturato. Guardo poco le partite del Napoli, ma è un dato di fatto che negli appuntamenti importanti, con squadre pari livello o di poco inferiori fa una fatica immensa e, anche se mantiene il possesso palla, è un possesso palla sterile, come il tiki taka di Guardiola. Quando le squadre avversarie si chiusono bene il tanto apprezzato bel gioco si limita a tanto possesso e poche verticalizzazioni, quando c'è da verticalizzare e andare in profondità manca quel colpo di classe, quel colpo del campione, la giocata in grado di risolvere una situazione complicata (Xavi e Pirlo sono stati maestri in questo).  La mia impressione è che il bel gioco sia frutto di una sola cosa: 11 giocatori titolari, sempre gli stessi da anni, che giocano a memoria ormai e che sanno trovarsi ad occhi chiusi. Uno schema ormai acquisito, ma che se cambia una pedina regge, se ne cambiano due frana.

2) Fatturato. Non ci sono scuse di fatturato o altro che reggano: hai una squadra attrezzata per far bene in Italia, ti manca sicuramente qualcosa rispetto alla Juve, ma non puoi nasconderti dietro alla scusa del fatturato. La Juventus con Calciopoli ha subito un bel danno economico e non solo: squadra da rifare, acquisti sbagliati, mancanza di alternative di qualità e un gap di rosa e di soldi sicuramente alto rispetto agli altri. La programmazione, il saper cogliere le occasioni, la bravura dei dirigenti e non solo sono riusciti a costruire una macchina da soldi. Quando la Juve avanzava, gli altri stavano a guardare...la colpa è forse della Juve? Si sono forse lamentati del fatturato rispetto agli altri? No. L'unica differenza eclatante di fatturato si ha tra italia ed estero, ma questa è un'altra storia.

3) La rosa del Napoli. La rosa del Napoli non è all'altezza di quella della Juve. Giusto, sicuramente vero, ma se il Napoli reputa di non avere ricambi all'altezza di chi è la colpa? Degli altri? No... la colpa è di Sarri, ma soprattutto di De Laurentis: negli ultimi anni il Napoli ha preso ottimi giocatori come Diawara, Zielinski (mi dispiace per Boniek ma dire che è meglio di De Bruyne è un po' eccessivo), Milik e sono tutti panchinari con qualche comparsa in prima squadra. Ovviamente eccezion fatta per Milik che ha tanta, tanta sfortuna, il discorso rosa regge poco. I soldi che De Laurentiis ha preso per Higuain che fine hanno fatto? Volete fare paragoni? La Juventus per auto-finanziarsi ha venduto Pogba reinvestendo i soldi in Higuain. Poteva benissimo tenersi i 100 di Pogba e reinvestirne solo una parte per Pjanic, il resto lasciare così come era. Non lo ha fatto però...

Tornando sul punto rosa: hai 11 titolari inamovibili, il resto solo panchinari, di cui 3 soli (quelli citati in precedenza) sono realmente considerati da Sarri. Il resto sono stati acquisti osannati e poi messi nel dimenticatoio o comprati più per le plusvalenze che altro. Acquisti discutibili, alle volte sbagliati, alle volte fatti più per le plusvalenze che altro: Giaccherini ha giocato pochissimo, Gabbiadini e Pavoletti uguale. 

4) Favori Arbitrali. Gli altri (Juventus) vincono perchè rubano: si analizzano al microscopio tutte le occasioni che riguardano la Juventus e si soffre di memoria corta in Italia. Ad inizio stagione il Var veniva usata anche per valutare uno starnuto, adesso no: rigori generosi ad inizio stagione, clima di terrore in generale. Poi pian piano gli episodi giudicati fallosi ad inizio stagione si è smesso di considerali tali e si è smesso di guardare tutto al Var: questo perchè capita a tutti di essere favoriti e/o danneggiati dal Var, ma è più facile guardare solo gli sfavori ricevuti. Più facile tornare a dire è colpa degli arbitri, più facile cercare il pelo nell'uovo in ogni occasione. La verità è sempre una, ma non si vuole ammettere: se la Juventus riceve un favore è uno scandalo, se è a sfavore va bene così. Come negli anni passati la Juventus è quella che riesce spesso a ribaltare il risultato (vedi Genoa-Juventus e il rigore di Galabinov) o a limitare i danni anche se viene sfavorita; gli altri preferiscono parlare di arbitri contro. Caro Napoli, episodi a favore ne hai ricevuti anche tu (vedi i colpi di mano di Mertens, i rigori come quello su Callejon molto al limite - in questo caso simile a Matuidi in Coppa Italia), non nasconderti.   

Si è parlato tanto di patti nello spogliatoio, tutti uniti per vincere: l'ossatura della squadra è rimasta intatta, adesso sta ai giocatori del Napoli tirar fuori le palle e dimostrare di essere campioni, di poter combattere ad armi pari con la Juve, di saper affrontare paure e gestire stress psicologici del caso.
Non ci sono alibi, anzi... Hai un gran vantaggio al momento: puoi preparare la partita tutta la settimana, puoi recuperare con più calma, hai tutti gli antijuventini dalla tua parte, ma devi saper reagire, devi saper gestire la pressione e soprattutto non puoi e non devi lasciare mai che il tuo condottiero (Sarri) possa tornare davanti ai giornalisti a dire che "la lotta scudetto riguarda la Juventus e basta perché è di un altro pianeta".
Questo si chiama rassegnazione, questo si chiama alibi, questo si chiama paura di volare ed è quello che differenzia chi ha potenziale, da chi ha successo.