La differenza fra Juventus e Napoli non è un problema tecnico e nemmeno un problema di organico. Da un punto di vista puramente tecnico la squadra di Sarri non ha niente da invidiare a nessuno e la qualità del gioco espresso è agli occhi di tutti. Anche da un punto di vista dell'organico sarebbe bene non accampare troppe scuse perché, per quanto i bianconeri possono vantare una rosa più ampia, nel momento in cui decidi di concentrare tutte le tue forze su una sola competizione una quindicina di elementi di livello diventano più che sufficienti e questi al Napoli non mancano di certo.

Allora dov'è la differenza?

Per trovarla non occorre andare troppo lontano. Basta ascoltare le interviste dei due allenatori. Da una parte c'è Allegri che non si lamenta degli assenti, che non si innervosisce se gioca un giorno prima o un giorno dopo rispetto ai partenopei, che non si lamenta se gioca ogni tre giorni per il semplice fatto che è assolutamente normale che una grande squadra abbia tanti impegni in poco tempo, ecc...!
Dall'altra parte c'è Sarri, che sembra trovare ogni volta un pretesto per mettere le mani avanti e pararsi le spalle. A partire dal dire che il Napoli non si allena praticamente mai perchè finita una partita ne inizia subito un'altra, fino ad arrivare ad abbandonare l'intervista del dopo gara solo perchè gli veniva posta una domanda sul recupero di mercoledì della Juventus che è palese che riguarda anche il Napoli.

Tuttavia, a livello psicologico, il vero e determinante autogol di Sarri è avvenuto nel post partita di Napoli-Roma!
Alla solita domanda sulla sfida a distanza fra le due contendenti per il titolo la risposta è stata: "Il campionato è nelle mani della Juventus!" Un allenatore che lotta punto a punto contro un avversario per aggiudicarsi il campionato non può e non deve assolutamente pronunciare una frase del genere e, anche se la pensa davvero, se la tiene per sé. Lo stesso identico errore che commise Garcia alla guida della Roma. A parti invertite Allegri avrebbe risposto più o meno così: "Una partita storta può succedere a tutti. Ci sono ancora molti punti a disposizione e soprattutto c'è una scontro diretto che dobbiamo assolutamente vincere!"

Sembrano dettagli ma non lo sono per niente perché l'allenatore mina le certezze della squadra e alimenta insicurezze che inevitabilmente si ripercuotono sulla prestazione. In senso generale il Napoli ha affrontato l'Inter disputando una buonissima partita ma, nei numeri, non ha mai tirato in porta così poco dal'inizio dell'anno!

Chi è abituato a vincere questi errori non li commette perché sa cosa vogliono dire certe cose e soprattutto che peso hanno.
Gattuso è molto più giovane e inesperto di Sarri come allenatore, ma ha la fortuna di guidare una squadra come il Milan che conosce bene queste dinamiche. Se Gattuso si troverà a lottare per qualcosa, certe frasi non le dirà mai!

...ed è questa la differenza!