Come può la squadra peggio gestita della serie A in proporzione agli investimenti e al tetto stipendi (ancora il terzo d’Italia) trovare acquirenti per 480 milioni? Per quella cifra era necessaria una gestione impeccabile del parco giocatori, di acquisti, allenatore, stadio: nulla di tutto ciò si è visto al Milan negli ultimi 4 anni. E l’immagine del Milan senza i milioni di Berlusconi si è sgonfiata. Ma la colpa è anche della proprietà che non ha mai ritenuto di gestire il Milan come un’azienda (non sta a noi giudicare il perché: certamente questa immissione di denaro senza limiti negli anni 90 – 2000 da parte di Silvio aveva un ritorno) e una volta incrementati in maniera insostenibile il costo del parco calciatori, ci si è trovati in braghe di tela, impreparati e lontani dalle gestioni aziendali e manageriali importanti. La gestione familistica del Milan oggi ha senso solo nel caso del Psg di Nasser Al-Khelaïfi, e non c’è bisogno di spiegare il perché. La famiglia Berlusconi (Silvio) non ha percepito con anticipo il cambiamento in atto nel calcio europeo. Sette coppe dei campioni avrebbero dovuto portare molti più vantaggi in termini di denaro, tifosi, marketing, espansione del marchio Milan. Quando si è cercato di farlo il grande appeal derivato dalle vittorie del Milan era già svanito. Ora il tempo perduto non lo si riacquista più se non a fronte di un grande investimento di almeno 200 milioni, ma anche e soprattutto con una gestione oculata, competente, professionale da uomini di calcio, che Galliani -abbiamo visto- non può offrire. :: DIMISSIONI GALLIANI E CONTE IN PANCHINA Da quando sono andati via Ibrahimovic e Thiago Silva, cioè 4 anni fa, data infausta che ha coinciso con la distruzione della società Milan e dell’immagine Milan costruita in vent’anni di vittorie esaltanti, abbiamo assistito a 4 sessioni estive di calciomercato (01 luglio - 01 settembre) + 4 periodi di Sessioni invernali detti “di riparazione” (05 gennaio - 02 febbraio). Questi otto momenti, cruciali nella vita di ogni squadra, nel Milan hanno avuto una assoluta continuità e analogia: la più totale incompetenza, la più assoluta improvvisazione, la mancanza di ogni progettazione a lungo termine. Una grande società come il Milan gestita peggio di ogni “provinciale”, le quali negli ultimi tempi hanno dimostrato di giocare meglio e con una cognizione del parco calciatori mondiale e una gestione societaria competente e di prim’ordine: tanti sono stati i calciatori scoperti da Palermo, Lazio, Genoa, Juve, Inter, etc. Non dimenticate che al Milan negli ultimi 4 anni la disfatta è stata accompagnata dal terzo, secondo e primo monte ingaggi della serie A: costi da Top Club con un gioco da ultima della classe. E in questo calciomercato non è possibile subire “passivamente” ancora una volta tanto sfacelo, tanta incapacità, e tanta inadeguatezza! Ribadiamo allo sfinimento: ringraziamo Galliani per le 5 coppe dei campioni, ma senza la possibilità di spendere illimitatamente acquistando "fuoriclasse" come ha fatto in passato, abbiamo osservato l’incapacità di gestire una squadra con competenza e intelligenza. Se Galliani fosse stato meno orgoglioso avrebbe già da tempo a fianco a se un DS come Daniele Pradè a gestire il parco calciatori. Ora alla disperazione della gestione societaria che conta ben tre allenatori a libro paga, si aggiunge la disperazione di non saper fare mercato senza i milioni di Berlusconi( questo è il tallone d’achille di Galliani. :: ALLENATORE L'unico che ha una marcia in più e può far giocare una squadra mediocre come il Milan di oggi, è Conte. Oppure per allenatori bravi ma senza un gioco globale e organizzato, come Lippi, Capello, Allegri, Spalletti servono altri 200 milioni per rendere la squadra competitiva. La società deve fare un investimento (anche se cospicuo) su Conte: non si può buttare un altro anno. Quindi, chiedo le dimissioni immediate di Galliani: il Milan di oggi pare l'armata Brancaleone, a partire dalla società. P.S. PER CHIARIRE: oggi 200 milioni corrispondono a 4 ottimi calciatori, ma non campioni; i fuoriclasse costano dai 100 ai 200 milioni l'uno.