Si chiude il mercato estivo del calciomercato con un complessivo trend in salita per le squadre italiane, sia dal punto di vista della quantità che della qualità. Certo, non al livello delle migliori squadre tipo Psg o Barcellona o Monaco, ma certamente qualche figura di secondo piano o per meglio dire qualche scarto illustre dei già citati Top Club, che comunque possono ben figurare nel nostro campionato se impiegati nella giusta posizione.

Tirando le somme della campagna acquisti di casa Roma possiamo dire tranquillamente che è stata una sessione trasferimenti molto oculata, che ha badato in primis a coprire il disavanzo del debito nei confronti del fairplay finanziario e sistemare in parte il bilancio interno dei conti societari. In tutto questo, grazie agli introiti pervenuti dalla partecipazione alla Champions e soprattutto dalle cessioni di Salah e Rudiger come figure di maggior spicco della rosa, ma senza tralasciare quegli altri giocatori come Paredes, Iturbe, Doumbia e altri che per varie vicende non hanno dimostrato di essere all'altezza di una squadra che lotta per i piani alti della classifica si è potuto completare tutti i reparti della squadra con pedine ritenute capaci di diventare in breve tempo titolari del reparto e in più aggiungerne altri come riserve, supplendo così a una carenza che la scorsa stagione si era fatta sentire per tutto l'arco temporale.

Sono arrivati elementi a completare un po' tutti i reparti ad iniziare dalla difesa con Hector Moreno nazionale uruguagio, Rick Karsdorp esterno destro nazionale olandese; Aleksandar Kolarov esterno sinistro della Serbia con un passato tra l'altro nelle file della Lazio ma dalle indubbie qualità tecniche che assicurano a tutto il reparto solidità e concretezza; a centrocampo l'esperto Maxime Gonalons altro nazionale francese ex Lione, Lorenzo Pellegrini tornato dal Sassuolo dopo una stagione per lui esaltante ed entrato di diritto nel giro della Nazionale di Ventura.
In attacco probabilmente sono stati fatti gli sforzi maggiori con l'acquisto di Gregoire Defrel francese ex Sassuolo, Cengiz Under giovane stella del calcio turco in patria accostato allo juventino Dybala, e in ultimo il giovane più promettente della serie A che risponde al nome di Patrick Schick nazionale polacco ex Sampdoria.

Proprio quest'ultimo acquisto che ha sancito la chiusura del mercato ''col botto'' come confermato dallo stesso ds Monchi è stato quello che ha un po' risollevato gli animi del tifo giallorosso, il quale finora avevano giudicato largamente insufficiente il mercato contestando anche con toni molto aspri le cessioni dell'egiziano e del tedesco. Ma se si analizzano gli acquisti con occhio distaccato si può dire con certezza che aldilà delle capacità tecniche che per alcuni elementi sono ancora da valutare a causa di infortuni vari, si può dire che c'è stato un completamento generale di tutti i reparti in grado di affrontare un'intera stagione che comprende campionato e coppe con una certa tranquillità almeno numericamente parlando.

Anche dal punto di vista del tasso tecnico la squadra a mio avviso non ha subìto uno scadimento, anzi, in alcuni elementi come Kolarov e Gonalons si è aggiunta esperienza che ci aspettiamo sia utile nel cammino europeo in Champions soprattutto e nei giovani come Under, Pellegrini e Schick l'imprevedibilità e l'estro di chi si appresta a diventare il giocatore più ricercato e più acclamato dai tifosi non solo della Roma.
Sarà appunto interessante vedere quale sarà lo sviluppo della squadra quando sarà possibile schierare tutti i titolari al completo, sia con il 4-3-3 schieramento preferito da Di Francesco e sia con un eventuale cambio di modulo qualora dovesse essere più adatto alle caratteristiche degli stessi o per esigenze di adattamento a seconda dell'avversario di turno.

Nulla è precluso e potrebbe alla fine risultare la compagine rivelazione del campionato, smentendo tutti quei detrattori che la considerano fuori dai giochi di scudetto... chissà!