28 Febbraio 2000. Praticamente l'altro ieri, nasce Moise Kean. Sono 16 anni che vive su questo pianeta, neanche il tempo di ambientarsi in questo mondo che chiamano Terra, che già deve unirsi alla prima squadra bianconera per affrontare l'Udinese. Certo in panchina, non scherziamo, ma intanto è lì. Io, con 5 anni in più, no. Sono a casa mia. Beato lui. Certo la differenza tra me e lui non è esattamente una nocciolina. Lui in pochi mesi sta facendo vedere di che pasta è fatto. Davvero niente male per quello che è obbiettivamente un ragazzino. Oggi potrebbe, dunque, scendere in campo a partita in corso. Sarebbe un piccolo record per lui, in quanto primo "classe 2000" a mettere piede in Serie A. Non esattamente un premio Nobel, ma comunque una grande soddisfazione che qualcosa può valere. Ovviamente di persona non lo conosco, come potrei? Ciò nonostante dà l'impressione di essere un personaggio piuttosto eccentrico, almeno così mi è sembrato, anche a giudicare da quale calciatore rappresenta il suo "idolo": Mario Balotelli. Ora, io mi chiedo: con tutto il rispetto (forse neanche troppo meritato) per Balotelli, ma come si può nel modo più assoluto, avere Mario Balotelli (MARIO BALOTELLI) come idolo? Ma quale persona può pensare che questo sia un idolo? Va beh non importa, questo era solo un mio piccolo pensiero che non trova pace all'interno della mia testa. Sono i miei problemi. Ma torniamo al giocatore; se è anche solo minimamente sveglio avrà già capito il valore dell'investitura di Allegri. Basta conoscere un minimo il personaggio per capire che difficilissimamente si lascia andare a un complimento. Si concede giusto di dire che alcuni giocatori (spesso non così appariscenti, quali Khedira o Asamoah, per dirne due) sono "preziosi", se non "molto importanti" per la squadra. Ricordo che anche con Pogba non concesse particolari complimenti. Sempre mille rimproveri per il francese, è giusto così, bisogna tenerli sul pezzo, i giovani. Detto questo mi sembra evidente che un misero e striminzito "è bravetto" valga quando oro colato, se pronunciato dall'allenatore che poi ti porta anche in panchina. A 16 anni. Meglio ricordarlo. Oggi, alle 20.45, andrà in scena una partita importante per la Juventus. Perché la prima dopo il rientro, perché Roma e Napoli non possono vincere entrambe, perché semplicemente ogni partite è importante, se sei la Juventus. Nel più totale: non sottovalutare l'avversario. L'Udinese ha appena cambiato tecnico e si sa che in queste situazioni la squadra da sempre uno sprint in più (infatti quel furbone di Zamparini punta a fare tutto l'anno in sprint, pratica che non da molti risultati eh? Già, "ma questa... questa è un'altra storia..." cit.). Dunque, una partita chiave anche per cominciare bene questo periodo che necessiterà anche di tante energie mentali, oltre che fisiche. Kean oggi avrà una chance importante per scendere in campo. Con 3 attaccanti a disposizione per 2 posti e con Allegri che ha esplicitamente dichiarato che sarà una partita "scomoda" (ndr) per i giocatori che sono stati in Sud America (leggasi Dybala e Higuain) in quanto Argentina e Brasile non sono esattamente a un tiro di schioppo e il viaggio risulta sempre estenuante. Quindi, dicevamo, una chance importante potrebbe capitare al ragazzino-gioiello. Vedremo se sarà in grado di sfruttarla.