Il mercato del Genoa di quest'anno è molto strano, con acquisti non molto logici vista la politica societaria di puntare sui giovani degli scorsi anni. Tanti giocatori over 30 accostati al Grifo, ma per fortuna anche alcuni giovani di belle speranze.

Tra questi, effettivamente non molto pubblicizzato, vi è il giovane Thomas Rodriguez proveniente dal Banfield, classe 1996 ruolo esterno destro.
Il Genoa ha fatto un investimento piuttosto esiguo per il ragazzo, si parla di circa 500mila euro ed un contratto di addirittura cinque anni, comunque che può starci per un giovane di soli 21 anni. Il problema nasce dal momento che per ufficializzarlo ci sono voluti diversi giorni, nonostante le visite mediche superate senza problemi. E qui c'erano i primi dubbi.
Ad oggi si allena già a parte insieme agli epurati come Gakpè e Brivio (altro caso simile, ingaggiato lo scorso anno con contratto pluriennale, mai un minuto in campo e rifiuta ogni destinazione propostagli) e la cosa ancora più strana è che non compare nella numerazione ufficiale di gioco.

Come è possibile che un giocatore appena acquistato non si alleni coi compagni e non abbia il numero per scendere in campo? Cosa c'è che non va che non sappiamo se ha superato le visite mediche?
L'unica cosa che sappiamo è che Thomas Rodriguez è il figlio dell'ex calciatore dell'Atalanta Leo Rodriguez, che è anche il suo procuratore e lo è anche di Giovanni Simeone.
A pensare male, mica sarà che Rodriguez è stato ingaggiato per fare un "favore" al procuratore-padre? E invece che pagare la commissione su Giovanni Simeone si è direttamente ingaggiato il figlio?

Sono solo supposizioni senza alcun riscontro, ma il mancato utilizzo di questo ragazzo è allucinante per una società professionistica di Serie A, che nell'ultimo periodo sta difettando parecchio in comunicazione e in trasparenza.