Cuadrado e Bernardeschi portano la Juve agli ottavi di Champions League: l'obiettivo principale della stagione è stato raggiunto.

Un gruzzoletto di milioni in viaggio verso Torino è l'unica nota positiva della giornata. La partita è stata brutta, con parecchi errori tecnici, la differente qualità tecnica evidente, ma appiattita dalla poca capacità bianconera di voler chiudere presto il discorso.

Concesso troppo agli avversari e sofferenza fino alla fine, Dybala in giornata no, quasi assente, è la faccia della giornata bianconera. La posta in palio, tanta, non deve essere una scusa. Il problema è stato di concentrazione, questo ancora più grave. Dare tutto per scontato non è da Juve, a Sabato ci si doveva pensare al triplice fischio d'inizio. Nessuno ti regala giustamente niente, l'Europa è cosa molto difficile, fare brutte figure è molto facile. 

Ci vorrà  di più  sabato, soprattutto mentalmente, una vittoria in trasferta è sempre un grande segnale, le note positive ci sono state: Bernardeschi nei dieci minuti giocati finalmente è stato decisivo, e Douglas Costa ha ripetuto una buona prestazione. Troppo poco, sufficiente contro i greci, sabato servirà la Juve di Napoli, determinata, grintosa e rocciosa, attenta, sempre sul pezzo.
La missione è  stata compiuta, ora d'Europa se ne riparlerà a febbraio inoltrato. Serve concentrarsi sul campionato per arrivare in vetta e poter vincere a maggio il settimo scudetto consecutivo, come nessuno mai.

Agli ottavi comincerà un altra competizione, da dentro o fuori, da squadra vera, l'avversario sarà indifferente per arrivare in fondo.
Ci vorrà  coraggio e una squadra diversa da quella di ieri, la Juve originale, due mesi sono tanti, ci sarà condizione fisica, morale e anche una fiducia completamente diversa.

Vincere è l'unica cosa che conterà!