N.C.S. Non ci siamo.
È un Milan che vince, ma non convince, proprio per niente. Contro il Rijeka ha sofferto troppo, ma alla fine ha portato a casa la vittoria, la cosa più importante.
Il Milan ha vinto 3 a 2 contro la squadra croata. Milan che è passato in vantaggio con André Silva nel primo tempo con un gran gol. Il portoghese entra nell'area di rigore avversaria, decentrato sulla sinistra, salta il suo direttore avversario e di destro fa partire un gran tiro che si insacca alla sinistra del portiere del Rijeka a mezza altezza. Nella ripresa il Milan raddoppia con Mateo Musacchio. Da calcio d'angolo arriva un cross che Bonucci sporca colpendo male la palla, ma che diventa un assist per Musacchio, che con il destro, di rapina, da rapace d'area, anticipa il portiere e mette a segno il 2 a 0. Negli ultimi dieci minuti del secondo tempo totale black out del Milan. Disattenzione di Bonucci che permette ad Acosty del Rijeka ed ex di Latina e Crotone, di ritrovarsi a tu per tu con  Gigio Donnarumma, e con un fortuito rimpallo accorcia le distanze. Ancora un'altra disattenzione, questa volta di Alessio Romagnoli che atterra in area Matic Crnic. Calcio di rigore dubbio per il Rijeka trasformato dall'ex Lazio Josip Elez con Donnarumma che intuisce la traiettoria alla sua destra e tocca la palla, ma niente da fare.

Pareggio momentaneo del Rijeka. Negli ultimi minuti del match c'è il risveglio del leone rossonero che butta il cuore oltre l'ostacolo e con Patrick Cutrone realizza il 3 a 2 su assist di Borini con un leggero pallonetto di sinistro ad anticipare il portiere avversario. Come dicevo è stato un Milan che ha vinto, ma non ha convinto. Pessima prova della difesa, in particolar modo di Capitan Bonucci. Disattento e goffo nel guidare la difesa, idem Romagnoli, che non sta vivendo il suo miglior periodo di forma. Milan che ha anche un problema di concentrazione, visto il black out degli ultimi dieci minuti. Sarebbe necessario l'intervento di un bravo mental coach per vedere il perché avviene questo.

È come se il Milan avesse paura. Quando va in vantaggio, è come se non vedesse l'ora che finisca la partita perché ha paura di essere rimontato. Kessiè è stato sostituito al 70esimo da José Mauri, ma il calciatore ivoriano ex Atalanta, avrebbe bisogno di un turno di riposo. Sembra la stessa situazione di Suso l'anno scorso, che giocava sempre perché era indispensabile, ma poi per un periodo ha avuto un calo di rendimento per via della stanchezza. Bonucci ancora non si è integrato bene nella nuova realtà rossonera. A parte nel match contro la Spal, dove ha anche salvato un gol a porta vuota su un colpo di testa di Mattiello, per il resto fino ad adesso non ha reso secondo le aspettative. Sapeva la responsabilità che si prendeva venendo al Milan. Il Milan è la squadra più giovane della serie A. Lui ha il compito di mettersi il Milan sulla spalle e di guidarlo in questa rinascita. Alla Juventus era uno dei leader, la squadra bianconera ha tanti uomini esperti, qui è lui e solo lui che deve prendersi la responsabilità di essere leader. Pecca di concentrazione. Deve giocare con un altro approccio e con un altro spirito. L'esperienza non gli manca, la deve mettere a disposizione della squadra. Sono convinto che torneremo a vedere il vero Bonucci. Questo visto fino ad adesso è solo la brutta copia.

André Silva e Cutrone si sono dimostrati cinici ed affamati. Hanno fiuto del gol. Sarebbe il caso che Montella si convinca che André Silva deve essere titolare anche in campionato. Ma, in campionato, non illudiamoci, se giocano così contro Roma e Inter, le prendiamo di santa ragione. Con il Rijeka ci è andata bene. Di positivo c'è stata la reazione. Dopo il 2 a 2, il Milan non si è abbattuto, ha continuato a giocare fino all'ultimo senza mollare mai, cercando la vittoria ad ogni costo.
E l'ha trovata. Questo è lo spirito giusto. Solo che anziché essere così solo gli ultimi minuti, dobbiamo esserlo per tutta la partita.