Tifosi e non, tutti, dato il momento fisiologicamente negativo, si improvvisano allenatori, dicendo la loro sulle ipotetiche formazioni, moduli e strategie di gioco, per far rendere il Milan al meglio.
Dato per assodato che la prima svolta deve essere sul piano mentale, mettendo in campo l'anima, buttando sangue per la maglia gloriosa che si indossa, e dato per assodato che si parte da una difesa a 3, possiamo dire che per lunghezza della rosa e qualità dei giocatori, Montella ha a disposizione molte soluzioni tattiche, andiamo ad analizzarle, improvvisandomi io, per una volta, allenatore.

Molti vedono Bonaventura e Calhanoglu uno alternativa dell'altro; siamo sicuri che non possano coesistere? Bonaventura può giocare, e l'ha dimostrato ampiamente in passato, largo a sinistra anche in un 3-5-2. Immaginiamolo, magari usando come terzo a sinistra Rodriguez (o Romagnoli) libero anche di "scendere" all'occorrenza sulla fascia. Un po' come usava fare l'anno scorso lo stesso Montella che utilizzava il terzino sinistro per formare una difesa a 3 in fase di possesso e che all'occorrenza saliva attaccando sulla fascia.
In questo modo si ha più qualità: Calhanoglu libero di avanzare tra le linee, Bonaventura libero di inserirsi dall'esterno come è abituato a fare e ha fatto molto bene nello scorso anno, e Suso che forse avendo la sovrapposizione dell'esterno destro e il movimento a tagliare di Jack dall'altra parte può trovarsi in quelle dinamiche a lui più congeniali, con una punta a presidiare l'area; situazione questa utilizzabile in quelle partite in cui si affronta una squadra molto chiusa, vedi la Spal. 

Utilizzando invece Romagnoli come terzo, Rodriguez come esterno a sinistra e 3 centrocampisti non vedo molto congeniale la presenza di Suso che con 2 esterni "di fascia" e un solo riferimento centrale (Kalinic) non sta riuscendo a trovare lo spazio giusto per le sue giocate, e allora giusto inserire 2 punte a scelta tra i 3 bomber (Kalinic, Cutrone, A. Silva) e lasciare la fantasia alla mezzala sinistra (Calhanoglu o Bonaventura) libero di andare a trovarsi lo spazio giusto tra le linee, senza "paura" di pestare i piedi allo spagnolo e con 2 punte davanti da innescare, oltre ai 2 esterni; situazione utilizzabile nella maggior parte delle partite.

Altra e ultima soluzione che mi viene in mente è quella del 3-4-2-1, che prevede l'assenza del classico regista (Biglia) e il centrocampo a 2 formato da Bonaventura e Kessié che in fase di possesso diventa a 3 con Bonucci, che si posiziona più avanti rispetto agli altri 2 centrali, quasi da vertice basso, con Jack che diventa mezz'ala che può attaccare lo spazio e sfruttare i suoi inserimenti in area e con Suso e Calhanoglu a giocare tra le linee da trequartisti, illuminando la scena innescando la punta centrale, l'inserimento appunto della mezz'ala o le sovrapposizioni degli esterni; questo è un sistema che può dare tanto, ma richiede tanto lavoro perché ogni movimento deve essere ben coordinato e bisogna, quindi, essere una vera squadra. 3 le mie idee.
Tre le situazioni possibili. Tante altre ne avrà in mente Montella, ma una cosa è sicura. Fare gli allenatori e studiare strategie scrivendo e parlando è molto facile.

Il Milan, la rosa, la società intera ha bisogno di tempo per lavorare e di serenità per farlo nel migliore dei modi. In estate non è arrivato nessun fuoriclasse, no CR7, no Messi, no Iniesta. Ma molti ottimi calciatori che hanno alzato e di molto il tasso tecnico della squadra; nessuno poteva aspettarsi un avvio di molto migliore perchè è fisiologicamente improbabile portare ogni singolo individuo, in cosi poco tempo, ad essere parte integrante dell'assetto di una squadra totalmente nuova dove anche i "vecchi" erano abituati a giocare in maniera diversa.
C'è bisogno di tempo. Ora quello che serve è tenere la tessa bassa, lavorare sodo, mettere l'anima in campo. Così l'anno scorso è arrivata l'Europa e la Supercoppa, ed è questo l'unico modo per togliersi qualche soddisfazione anche quest'anno.

Il tempo a disposizione non è infinito, ma ad oggi, comunque, è troppo presto per trarre conclusioni.