Sabato, dopo la bella vittoria contro la Juventus, avevo predicato calma. Calma perché sarebbe stato assurdo fare proclami sul futuro dei Rossoneri, non sono da primo posto, forse neanche da secondo o terzo. La futura identità del Milan ed il reale valore della squadra dipenderà tanto dal mercato di Gennaio, mai come quest'anno indispensabile e potenzialmente scoppiettante. La sconfitta con il Genoa, a soli tre giorni dalla stressante partita con la Juventus, era facilmente prevedibile, anche se a mio avviso il risultato penalizza eccessivamente i Rossoneri. Le due squadre arrivavano alla partita con due stati psicofisici diametralmente opposti, da una parte un squadra carica e vogliosa di rifarsi dopo la sconfitta nel Derby e dall'altra una che ha subito il classico calo di tensione post impresa. Quello che più è saltato agli occhi dei tifosi milanisti è però un dato da non sottovalutare: è bastato cambiare 2/11 della squadra titolare per avere un preoccupante calo di qualità. Anche Montella ci ha messo del suo, era infatti necessario fare turnover in una partita delicata come quella di Genova? Se si, perché rispolverare un Honda ormai palesemente fuori dal progetto e inserire un Poli palesemente fuori ruolo? Poi ci si è messo anche Paletta, ma questo è un altro discorso. Ad ogni modo è chiaro che, ad oggi, la rosa del Milan ha delle lacune importanti, se non nell'11 titolare grazie all'eccellente lavoro di Montella, nelle seconde linee che sono di un livello troppo basso per poter competere per le prime posizioni. E' per questo che voglio fare un grosso in bocca al lupo alla nuova dirigenza, la quale avrà l'arduo compito di mettere a disposizione di Montella non più solo 11 giocatori ma qualcuno in più. Perché si sa, l'inverno e lungo e non possiamo aver paura anche solo di un raffreddore. Forza Milan! Stefano Ollino