E' un Milan che non si ferma mai. L'impegno con il Chievo è da considerare come una finale come dichiarato dallo stesso Gattuso, ma non c'è solo il campo. Come ormai ben sappiamo, il Milan non gioca solo in campo, ma ha dei match da affrontare anche negli uffici per quanto riguarda la società. 

Aprile sarà un mese cruciale per quanto rigurarda la stabilità societaria, e quello che sembrava a inizio anno essere uno spettro di cui avere paura, ora è una sicurezza. Sto parlando del Fondo Elliott che vuole tutelare il suo investimento. Proprio così. E' proprio il fondo Elliott la garanzia del Milan. Il fondo americano è disponibile a prestare 35 mln di euro ulteriori a Yonghong Li per l'aumento di capitale che l'imprenditore cinese è chiamato a fare per questa stagione. Va detto che il nuovo patron del diavolo ha sempre rispettato gli impegni presi e ha sempre sottoscritto gli aumenti di capitale che il Cda gli chiedeva di corrispondere. Entro giugno dovrà versare altri 30 mln di cui 10 mln entro il 23 marzo 2018. Ma questi 35 mln verrebbero prestati alla controllante del Milan, la Rossoneri Lux di Yonghong Li, che così vedrebbe il suo debito con Elliott aumentare da 180 mln a 215 mln, ai quali si vanno ad aggiungere i 123 mln concessi al Milan per la gestione del club tramite due bond quotati a Vienna. Ma non solo, Elliott è disposto ad affiancare Fassone con la Uefa per il settlement agreement e in un certo senso a fare da garante per il club rossonero. Il Milan è in pegno al fondo Elliott e sembra quasi che Silvio Berlusconi abbia venduto al Fondo statunitense il Milan. Apro una piccola parentesi. Da tifoso sono contento di questo Milan. Fassone e Mirabelli hanno costruito una bella squadra, molto giovane e con ampi margini di miglioramento. Yonghong Li e chi c'è dietro di lui hanno investito davvero tanto e hanno creato una squadra futuribile, ma più passa il tempo e ho sempre più la certezza che Silvio Berlusconi non ha lasciato il Milan in mani ricche, ma lo ha lasciato in mano a dei business-man che hanno fatto una operazione speculativa-finanziaria. Per carità, il Milan non rischia nulla, ma era solo per sottolineare che Silvio Berlusconi non ha mantenuto le promesse, e che ha venduto il Milan solo a chi gli garantiva la cifra che lui richiedeva. Certo, dietro Yonghong Li ci sono dei colossi cinesi, ma non possono esporsi e quindi Mr Li è costretto a ricorrere a questi continui prestiti e siamo arrivati ad un punto dove il Fondo Elliott è arrivato ad essere la garanzia principale del Milan. Occhio comunque perchè Aprile potrebbe proprio vedere anche l'ingresso di un'altro azionista, da verificare se sarà di minoranza o di maggioranza, ed occhio all'ipotesi Elliott. Proprio il Fondo americano potrebbe decidere di diventare azionista del Milan e di farsi restituire solo parte del prestito erogato alla Rossoneri Lux e il resto tramutarlo in azioni. E' una ipotesi in più oltre agli ormai noti interessamenti di altri gruppi o imprenditori finanziari, principalmente Russi o Arabi, come il magnate russo Usmanov, re del ferro e della plastica, e il colosso arabo Fawaz Alhokair Group.

Passando alle vicende più divertenti, quelle di campo, qui il Milan ha delle prime visioni in serbo. Per prima cosa, è stato convocato per la prima volta per il match contro il Chievo il gioiello della primavera rossonera Tiago Dias, portoghese attaccante esterno classe 1998. Avrà la maglia numero 76. Convocato anche per la seconda volta la punta della primavera Franck Tsadjout, classe 1999 nativo di Perugia, e si rivede dopo 6 mesi dall'infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi da calcio Andrea Conti, che potrebbe addirittura andare in panchina. Una bella notizia. Non ci sarà Nikola Kalinic, che non è stato convocato da Gattuso per motivi tecnici. Il giocatore croato non sta rendendo al meglio per usare un eufemismo.

Per quanto riguarda il modulo, Gattuso potrebbe, presumibilmente a gara in corso, optare per un 4/4/2 con Suso e Calhanoglu larghi a centrocampo.Suso avrebbe bisogno di rifiatare un attimo ma nel 4/4/2 come esterno di centrocampo non è stato molto convincente nel match contro l'Arsenal in Europa League. E' un ruolo inedito per lui. Suso non ha la velocità di un Conti e di un Calabria e può essere impiegato in questo ruolo solo se non gli si chiede di fare anche il ripiegamento difensivo perchè sarebbe per lui un grande dispendio di energie e perderebbe lucidità nella giocata offensiva. E' abituato a giocare largo ma come attaccante esterno, quindi in meno metri di campo. Il 4/4/2 con questi uomini può essere fatto, ma in maniera atipica e a trazione anteriore, ovvero essendo molto offensivi, magari tenendo i terzini più bloccati e con magari i centrocampisti che ripiegano di più in difesa con Suso estromesso dal gioco di ripiego difensivo, se non in casi estremi. Suso non è Ribery o Robben per intenderci, non è un esterno di centrocampo, ma è un esterno d'attacco, quindi è abituato a giocare in meno metri.

Contro il Chievo sarà una gara da non prendere sottogamba. Gattuso sembra intenzionato a dare fiducia ad Andrè Silva e chissà che non possa esserci l'esordio di Tiago Dias, connazionale del numero 9 rssonero. Gattuso dovrebbe proporre un 4/3/3 con Suso, Cutrone o Andrè Silva e Calhanoglu in avanti. Ha dato forfait Romagnoli così come Calabria per dei lievi infortuni. Borini terzino destro e Zapata al posto di Alessio Romagnoli, sono questi i sostituti dei due infortunati. Il Milan viene da un buon periodo di forma. Gattuso vuole dare continuità ai risultati e continuare a mantenere la porta inviolata come avviene da 7 match di serie A. Il Milan c'è.