E contraccolpo psicologico non ci fu. L'insidia principale del match contro il Genoa poteva essere senza dubbio il contraccolpo psicologico che il Milan avrebbe potuto avere dopo la sconfitta in Europa League contro l'Arsenal. La paura di perdere e quindi di aprire una mini crisi poteva creare delle turbative nell'animo dei calciatori rossoneri, specie quelli più giovani. Così come si potevano creare dei grattacapi a mister Gattuso. Ringhio poteva anche leggere male questo match come e'successo con l'Arsenal, dove Gattuso dichiarò che il Milan non era stanco e stesse bene, salvo poi, nel secondo tempo del match principalmente, avere un calo fisico evidente dovuto ad una stanchezza causata dai carichi di lavoro pesanti che Ringhio aveva fatto fare alla squadra per prepararsi al match contro gli inglesi. Così non è stato contro il Genoa

Il Milan, contro il Genoa, è stato autore di una partita di cuore. Il club rossonero si è imposto sul Genoa, a Marassi, per 1 a 0 con un gol al 94 esimo messo a segno proprio da lui: ANDRÉ SILVA! Finalmente. Primo gol in Serie A per il portoghese con un bel colpo di testa su assist di Suso. Ma ne parlerò, o meglio ne scriverò a fine articolo. 

Tornando al match contro il Genoa, il nemico principale del Milan, senza voler togliere nulla al Genoa, che è una buona squadra, era il Milan stesso e il contraccolpo psicologico che avrebbe potuto avere dopo la debacle in Europa League contro l'Arsenal, come dicevo ad inizio articolo. Non c'è stato nulla di tutto questo, ma era un pericolo plausibile e non una paranoia infondata. Quando si ha una squadra molto giovane, con un allenatore che ha una grande esperienza da calciatore ma poca da allenatore ad alti livelli, si possono incappare in degli errori di inesperienza, errori dovuti all'insicurezza e alla paura, causati sempre dall'inesperienza e magari errori di lettura e di valutazione del match da parte di Gattuso, come accaduto con l'Arsenal. Invece il Milan è riuscito a portare a casa i 3 punti contro un buon Genoa. Non è stata una partita facile ma questa volta, a differenza del match contro l'Arsenal, Gattuso ha letto bene il match, ma non da subito. Si può dire con certezza che ha azzeccato i cambi, ed uno è stato fondamentale e risolutivo.

Gattuso (voto 6,5) ha messo in campo un iniziale undici titolare discutibile. Per prima cosa ha messo Kalinic al centro dell'attacco e Borini nel ruolo di terzino destro. E ha sbagliato poiché Borini è stato autore di una prestazione insufficiente (voto 5) e soprattutto ha dovuto affrontare nella sua corsia uno degli elementi più pericolosi del grifone, ovvero Laxalt. Borini non è bravo a difendere, non è nelle sue caratteristiche. E metterlo nella zona di Laxalt, funambolo, veloce, in grado di creare una superiorità numerica saltando l'uomo, si è rivelata una scelta deleteria. Difatti, è vero che abbiamo vinto 1 a 0, è vero che abbiamo tirato molto più in porta, e abbiamo fatto più possesso palla, ma non è stata una passeggiata di salute. Anzi, il Genoa ci ha messo in difficoltà e ha avuto lo stesso numero di calci d'angolo che abbiamo avuto noi, ovvero 3  calci d'angolo a testa. Per fortuna che ci sono stati  Bonucci (voto 7)e Romagnoli ( voto.7). Anche oggi, in campionato, il Milan non ha subito gol. E sono 7 match consecutivi in campionato che il Milan non subisce reti. Ad essere precisi ci sono stati due gol annullati per fuorigioco, uno di Bonaventura su assist di Kessiè, da parte del Milan, e uno di Rigoni, da parte del Genoa, annullato giustamente dopo la consultazione del Var. 

Tornando ad analizzare la scelta infelice di Borini terzino destro, io credo che Gattuso abbia optato per questa scelta perché Calabria era reduce dalla pessima prestazione in Europa League contro l'Arsenal e non se l'è sentita di rischiarlo contro un cliente scomodo come Laxalt. Tuttavia magari si poteva provare a mettere un terzino destro magari un centrale come Musacchio e tenerlo fermo sulla linea dei difensori a tenere a bada Laxalt, che è stata una vera spina nei fianchi di Borini. Ma nonostante tutto c'è andata bene, nonostante dalla parte di Borini si è sofferto molto per via dell'uruguaiano ex Inter. 

Per quanto riguarda Kalinic, invece, adesso è ufficialmente un problema serio per il Milan. È partito titolare ed è stato artefice di una prestazione negativa(voto 5). Non segna, nonostante ogni partita riesca ad avere le sue occasioni per fare gol. Si è mangiato un gol su assist di Ricardo Rodriguez(voto 6), poi un tiro alto e una girata ben parata dal portiere genoano Perin. È difficile giustificare Kalinic in qualsiasi modo. È un attaccante che non può giocare punta unica, ha bisogno di una seconda punta a fianco per rendere al meglio. Fa un buon lavoro sporco e un buon gioco di sponda ed è bravo a fare salire la squadra, ma non la butta dentro. Ed è quello che si richiede in particolar modo ad una punta. Può essere utile solo a partita in corso, se deve fare salire la squadra o farla recuperare se è in affanno, ma non ha senso metterlo dal primo minuto perché non segna mai, nonostante gli capitano spesso delle palle gol. Kalinic e Borini sono stati i due errori di Gattuso in questo match.

Dove è stato bravo Gattuso è stato nei cambi. È grazie ai cambi che ha vinto la partita. I cambi che si sono rivelati vincenti sono stati quelli di André Silva (voto 7,5) al posto di Calhanoglu (voto 5), apparso spento e poco lucido anche nei calci piazzati, la sua peculiarità,  e l'ingresso di Cutrone (voto 6) al posto del deludente Kalinic. Il tarantolato ha fatto pressing sui centrali difensivi rossoblu e li teneva costantemente impegnati e in apprensione, cosa che Kalinic non ha fatto. Da segnalare anche l'ottima prova di Suso (voto 7), autore dell'assist per il gol di André Silva e che ha saputo rendersi spesso pericoloso, specie nel secondo tempo. Non è stato  facile per lui poiché spesso i difensori del Genoa raddoppiavano la marcatura su di lui, ma nonostante questo si è distinto per pericolosità ed è stato artefice di una buona prestazione.

Ed ora arriviamo al protagonista principale di questo match: André Silva. È arrivato il primo gol in Serie A del portoghese. Ora giocherà con la testa più sgombra, senza l'ossessione del gol. Per un attaccante in crisi non c'è cosa migliore che fare un gol. Sbloccarsi sotto porta. È la panacea di tutti i mali. La soluzione dei problemi. E André Silva si è sbloccato in campionato contro il Genoa con un bel colpo di testa, una bella torsione su un cross calibrato di Suso. 

Ora il Milan ha il suo bomber. L'ingresso di André Silva con Cutrone ha cambiato il volto al Milan. Con  le due punte e Suso il Milan si è reso più pericoloso. E la squadra sembra rendere di più nel gioco offensivo con le due punte. Crea più azioni da gol. 

André Silva si è sbloccato. È il primo gol di una lunga serie. E probabilmente il Milan, finalmente, ha trovato il suo bomber titolare insieme al tarantolato Cutrone, sempre sul pezzo, anche se non segna. La difesa è collaudata con Bonucci e Romagnoli e con il modulo a 4 dietro. Ora il compito di Gattuso è collaudare la coppia André Silva e Cutrone e il modulo a 2 punte davanti con Suso libero di supportarle. Il Milan cambia. Muta. Passa alla fase successiva. C'è un nuovo capitolo. Ora il Milan ha un André Silva in più.