Il risultato maturato ieri sera nel derby della Madonnina (Milan-Inter 2-2) ha messo in evidenza i limiti del Milan dal punto di vista dell'esperienza. E' vero che l'Inter è stata migliore dal punto di vista del gioco ma in partite importanti come queste quello che conta alla fine sono i risultati. Quest'anno si sta vedendo un Milan tatticamente perfetto ma che non sa gestire ancora bene le partite nell'arco dei 90 minuti. Alla fine le partite importanti si decidono grazie agli episodi e se andiamo ad analizzare gli episodi dei gol subiti dal Milan nel derby di ieri sera, è evidente il fatto che con un po' più di esperienza si potevano evitare. Il primo gol, quello di Candreva, nasce da un fallo laterale in cui i giocatori rossoneri hanno protestato (aggiungo "ingiustamente"; e complimenti all'arbitro per averci visto giusto); invece che fermarsi a protestare avrebbero potuto prendere la palla e cercare di battere la rimessa, ritardando così l'azione e permettendo alla squadra di riposizionarsi. Il secondo gol, di Perisic, nasce da un'azione di corner. Corner che poteva essere evitato perchè l'azione che lo ha scaturito poteva essere bloccata prima. D'ambrosio crossa indisturbato (De Sciglio fa un pressing incredibilmente passivo quando invece aveva tutto il tempo di andare addirittura a contrasto e recuperare il pallone) e Abate mette in corner. Detto ciò, questo Milan sta ottenendo grandi risultati con una squadra molto giovane e con un allenatore molto bravo che sa quello che fa. L'obiettivo più volte dichiarato da allenatore e giocatori per quest'anno è l'Europa giustamente. Continuando così con questo progetto e con Montella come allenatore, l'anno prossimo il Milan, avendo una squadra ben rodata con un po' più di esperienza e con l'innesto (si spera) di almeno 2/3 giocatori di livello internazionale, potrà lottare per i primi tre posti del Campionato.