Strano questo periodo del Milan. Quando la squadra sta andando bene, puntualmente ecco che i gufi-spaventatori cercano subito la loro pappa, il loro nutrimento. La loro dieta consiste nel nutrirsi di disinformazione sul Milan,  si nutrono della paura dei tifosi rossoneri condita da un contorno di distorsione della realtà. O meglio, cercano di spaventare i supporter rossoneri per ottenere appagamento. Per loro è come un amplesso. Fanno l'amore con la ragazza disinformazione, e trovano in questo appagamento. Non importa se questa ragazza disinformazione sia di aspetto non gradevole oppure è una bugiarda che distorce la realtà, a loro piace per quello che è, ovvero una disinformatrice.

Se in campo il Milan va avanti tranquillo, lo stesso non si può dire in società per quello che concerne la nuova proprietà cinese.

Ma ora, metafore a parte, cerchiamo di capire cosa ci aspetta per il futuro. È stato anticipato anche da calciomercato.com dove in esclusiva si diceva che a fine anno il Milan cambierà proprieta. Ho fatto una ricerca e ho notato che molti fonti danno quasi per scontato un imminente cambio di proprietà. Il problema principale è la controllante dell'Ac Milan, ovvero la lussemburghese Rossoneri Lux, che fa capo a Yonghong Li, che è una scatola vuota, e che rischia il default, ovvero il fallimento. Non il Milan, le cui azioni e tutto il resto sono in mano al fondo Elliott, ma è la scatola vuota della rossoneri lux che rischia il fallimento. Certo, non è un periodo tranquillo per noi tifosi rossoneri che dobbiamo assistere al prolungarsi di questo periodo di transizione. Queste sono le proprietà da una botta e via per intenderci. Tuttavia, come sappiamo, la notte più buia è quella che precede l'alba. Ora, io non augurerei nemmeno ad un interista di vivere questi continui cambi di proprietà di questo tipo, con tutta la situazione attorno che si viene a creare. Ma andiamo con ordine. All'inizio si diceva che la cessione del Milan di Silvio Berlusconi alla Rossoneri Lux di Yonghong Li era una copertura per riportare i suoi capitali dall'estero. Ovviamente non è così, e questa cosa non sta nè  in cielo e nè in terra. A Berlusconi critico comunque di non aver lasciato il Milan in buone mani. Questo non significa che il Milan rischia chissà che, non rischia il fallimento, perché comunque a lungo termine garantisce di base, da solo, molto di più dei debiti che ha. Quindi il Milan si garantisce da solo. Yonghong Li è chiaramente in rappresentanza di qualcuno. Non è un magnate e ha comunque fatto una operazione speculativa e finanziaria. È un imprenditore che vuole guadagnarci con il Milan. 

In Cina sono uscite, a quanto pare, delle notizie poco rassicuranti su Yonghong Li. A quanto pare è insolvente con alcune banche per dei prestiti non restituiti, ed è stato chiesto e ottenuto il pignoramento di alcune sue società che verranno messe all'asta. Ora questo non è un bene, ma nemmeno un male, poiché bisogna prima di tutto vedere se tutto questo è vero, e poi mi chiedo, ma che garanzie ha dato Yonghong Li a Fininvest, Elliot e a tutte le banche e advisor coinvolti in questa operazione? Perché devono esserci state delle garanzie forti e sufficienti per avallare una operazione da oltre un miliardo di euro complessivi. Ma la domanda delle domande è: Chi c'è dietro Yonghong Li? Quali sono i colossi industriali che hanno affiancato Mr Li in questa operazione? Perché Lu Bo, presidente del colosso industriale cinese Haxia Capital, è nel Cda del Milan? La maggior parte dei capitali di Yonghong Li per prendere il Milan arrivano da fondi offe shore, come le virgin Island o Isole Cayman. Spesso, il luogo comune, fa pensare che i fondi off shore siano riciclaggio di denaro sporco, ma non è sempre così, e non è questo il caso. La Lega, gli advisor, banche di fama mondiale, il fondo Elliott, tutte queste componenti hanno fatto, di routine, i loro controlli e hanno trovate più che sufficienti le garanzie che ha dato Yonghong Li. Ma ora la domanda sorge spontanea. Che garanzie ha dato Yonghong Li? O chi ha fatto da garante per lui? E poi, i soldi che arrivano dai paradisi fiscali sono riconducibili a qualche società di Yonghong Li? O a qualcun altro? E soprattutto, chi sono realmente i veri proprietari del Milan? Chi c'è dietro Yonghong Li? Dai giornalisti non mi aspetto indagini su Yonghong Li, mi aspetto invece delle indagini sulle garanzie che sono state date a Fininvest e ad Elliott. Basta cercare di scoprire che garanzie sono state date per l'acquisizione del Milan. È questo quello che bisogna fare se si vuole fare chiarezza informativa su questa vicenda.

Per quanto riguarda il futuro del Milan, qualora Yonghong Li, attraverso la Rossoneri lux non restituisca il prestito al Fondo Elliott, quest'ultimo, che ha in pegno il Milan, a garanzia del prestito che ha elargito all'imprenditore cinese, riscuotera' il pegno, ovvero diventerà proprietario del Milan. Successivamente verrà dichairata fallita la Rossoneri lux, che si trova in Lussemburgo, e questo avvera' nel giro di pochi giorni, e il fondo Elliott, divenuto proprietario del Milan, lo rimetterà subito all'asta, in vendita. La base d'asta sarà di circa 354 milioni di euro, che sono al netto degli interessi, i soldi che Elliott ha prestato al Milan e a Yonghong Li e alla sua Rossoneri Lux. Tutto ciò che verrà battuto di più dei 354 milioni di euro, verrà girato a Yonghong Li. Elliott non si terrà il Milan e non ha intenzione di tenerselo. Ci sono diversi soggetti interessati. Si fanno insistemente i nomi di due imprenditori, due gruppi, uno russo e uno arabo pronti a prelevare il Milan da Elliott. Il primo è l'imprenditore russo e magnate della plastica, del ferro e di tanti altri settori, Alisher Usmanov, che ha un patrimonio stimato in 12, 9 miliardi di $ circa. L'altro è il gruppo arabo leader nel settore edilizia e proprietario di diversi centri commerciali, la Fawaz Abdulaziz Alhokair Group. È un gruppo arabo molto ricco, che ha già investito a Milano, nell'area Falk. Il futuro del Milan si avvicina. Sarà sicuramente un futuro con una proprietà sulla quale ci saranno meno nubi rispetto a questa attuale.