La cosa più importante per la gestione di una squadra di calcio è avere chiarezza nei progetti. Avere una proprietà che sia una garanzia e avere un progetto industriale che abbia varie fasi di inizio e di fine, che porti all'apertura di diversi cicli e alla crescita costante del club, nei vari anni, sia dal punto di vista societario e finanziario, ma anche dal punto di vista della costruzione della squadra e dell'organico. È molto importante che una società abbia chiarezza in tal senso, abbia un progetto industriale serio e duraturo. Il calcio, o meglio le squadre di calcio sono fatte di cicli, che hanno un inizio e una fine, per poi riaprire un altro ciclo ancora, e ricostruire sempre daccapo,  sempre con chiarezza di intenti, dalla fine di un ciclo e all'inizio di quello nuovo.

Il Milan è all'inizio di un nuovo ciclo. Lo si può dedurre facilmente dal cambio di proprietà e dalla squadra molto giovane. E questo nuovo ciclo poggia le sue fondamenta sul rinnovo di contratto di Gennaro Ivan Gattuso, che ha rinnovato il contratto con il Milan fino al 2021 a 2 mln di euro netti a stagione. È un rinnovo che mi rende felice, e che mi fa pensare ad un ciclo molto lungo con Gattuso in panchina. Se si fosse preso un tecnico affermato, si sarebbe dovuta cambiare tutta la filosofia del club rossonero, poiché si sarebbero dovuti fare investimenti onerosi ed impossibili su calciatori affermati e con l'intento di competere subito per i trofei più ambiti. Si sarebbe richiesta più immediatezza. Mentre con Gattuso si chiede pazienza. Gattuso è un tecnico giovane alla guida di una squadra giovane con una proprietà fresca alla spalle, chiunque essa sia.

Ora bisogna essere concentrati sul presente ma al tempo stesso progettare il futuro. E c'è già una prima importante pietra sulla nuova costruzione del Milan. Gattuso sarà il l'allenatore. Ora bisogna migliorare la squadra con innesti mirati e di esperienza. L'innesto del portiere Reina è un acquisto molto intelligente, sia per la competitività del portiere spagnolo in campo ma anche per la sua grande esperienza, che metterà a disposizione dei più giovani all'interno dello spogliatoio, trasmettendo sicurezza e una mentalità vincente e internazionale.

Adesso bisogna fare chiarezza sulla proprietà. A meno che il governo cinese non allenti la restituzioni sulla fuoriuscita dei capitali all'estero per gli investimenti considerati limitati, io penso che Yonghong Li non resterà ancora per molto alla guida del Milan. In realtà non è lui il vero proprietario del Milan ma è solo un collettore di capitali. I veri proprietari del Milan sono China Huarong e Haxia Capital, tra gli altri, bloccati appunto dalle normative del governo cinese. Yonghong Li da solo non può andare avanti. Per cui c'è una grande possibilità che il Milan finisca ad Elliott, che sarà un interregno temporaneo. Il fondo Usa rivendera' nel giro di pochi mesi il Milan ad un altro soggetto.
E così si avrà chiarezza anche sulla proprietà e quindi sul piano industriale.