Il Milan si appresta ad affrontare delle imprese. Alcuni che sembrano possibili e altre che sembrano più ostiche da affrontare.

Il match con l'Arsenal in programma a Londra, gara di ritorno di Europa League, è sicuramente da annoverare tra le imprese quasi impossibili che il Milan deve affrontare. La squadra e Gattuso danno la sensazione di crederci, di poter fare questa impresa e  ribaltare la sconfitta dell'andata per 2 a 0 subita dai Gunners.

Gattuso pare intenzionato a proporre André Silva di nuovo titolare a fianco di Cutrone con Suso o Calhanoglu in loro supporto. La sensazione, per quanto riguarda André Silva, è che il portoghese ormai è un titolare del Milan, dopo essersi sbloccato in Serie A contro il Genoa. È ancora un enigma invece il fatto che Gattuso possa o meno proseguire, da qui a fine stagione, con l'insistere con il modulo a 2 punte davanti.
Ma il Milan non vive solo di campo. Non c'è solo l'Arsenal tra le imprese da affrontare.

C'è il caso di Gigio Donnarumma.
La tattica di Raiola è creare un clima destabilizzante nei confronti del ragazzo,
facendo credere che la famiglia o lo stesso portiere rossonero abbiano il cosiddetto 'mal di pancia'. E ogni scusa è buona per far credere questo. Ora la scusa si chiama Pepe Reina.
Si vuole far credere che l'ingaggio di Reina non sia gradito a Gigio Donnarumma e al suo entourage. L'ingaggio di Reina relegherebbe anche nel ruolo di terzo portiere il fratello Antonio Donnarumma, il ruolo che era di Donnarumma senior a inizio anno. Nella gerarchia dei portieri rossoneri, il primo portiere era Gigio, il secondo Storari e il terzo Antonio Donnarumma. L'infortunio di Storari ha aperto le porte ad Antonio Donnarumma. Prima nel match contro l'Inter, in Coppa Italia, vinto dai rossoneri per uno a zero con gol di Cutrone, dove Donnarumma senior è stato artefice di una ottima prestazione condita da una grande parata su tiro di Joao Mario, e poi in Europa League, nel match di ritorno contro il Ludogorets, dove anche qui si è disimpegnato egregiamente, e si è guadagnato sul campo i gradi di  vice di Gigio Donnarumma.
Ma occhio perché la situazione di Gigio Donnarumma è una partita a poker, piena di bluff di gioco. Sembra poco plausibile che il Milan possa avere un trio di portieri che costerebbero di ingaggio complessivamente 10 mln di euro tra Gigio Donnarumma, che prende 6 milioni netti, Reina, che ne prenderebbe 3, e Antonio Donnarumma che prende 1 mln. 

Gigio Donnarumma vuole restare al Milan. Il Milan vuole tenerlo, perlomeno è quello che trapela ufficialmente, ma potrebbe essere lo stesso Milan, indipendentemente dalla volontà di Gigio di restare a volerlo vendere. La mia sensazione è che Gigio verrà ceduto al Psg per 70/75 milioni. Antonio Donnarumma non resterà al Milan a fare il terzo e probabilmente seguirà il fratello, la cosa più probabile, al Psg, oppure verrà ceduto altrove. Se Gigio andrà via, Reina sarà titolare con Plizzari, che tornerà per fp dalla Ternana, a fargli da vice. E il terzo portiere? Potrebbe restare Gabriel, che rientrerà per fp dall'Empoli oppure essere promosso dalla primavera uno tra Soncin o Guarnone, che già quest'anno figurava come quarto portiere della prima squadra. Ma occhio anche alla possibilità di ingaggiare come terzo portiere un profilo esperto. Marco Storari a fine stagione si ritirerà.

Per quanto riguarda il mercato, il Milan dopo Strinic e Reina, ingaggerà un altro elemento a parametro zero. Interessa Wilshere, proprio dell'Arsenal, ma ha un ingaggio molto importante e su di lui c'è una concorrenza agguerrita e inoltre ha dato la priorità alla premier League inglese. Il  più vicino ad arrivare a parametro zero è Ki, sudcoreano dello Swansea, operazione anche di marketing stile Heisuke Honda. Ki è una impresa possibile. In dirittura d'arrivo.

Aprile darà dei responsi per quanto concerne la vita societaria del club, o meglio della proprietà del club.
Rifinanziare il debito del Milan è facile, ed è una impresa possibile, rifinanziare il debito della proprietà, la Rossoneri lux, è una impresa ostica.  Non impossibile ma nemmeno facile. Le ipotesi al vaglio sono diverse.
Il Milan potrebbe ricevere un finanziamento più corposo e rilevare così il debito della controllante Rossoneri Lux. Il Milan può cambiare subito l'azionista di maggioranza, con Yonghong Li che resterebbe con il 35% circa di azioni del Milan, che quoterebbe nella borsa di Hong Kong per rientrare di parte dei suoi soldi.
C'è anche la remota, ma non impossibile, ipotesi che il Milan finisca ad Elliott e che quest'ultima rimetta il Milan subito in vendita. Ci sono probabilità molto alte che il Milan possa finire in mano arabe (Fawaz Abdulaziz Alhokair Group?), o russe  (Usmanov?).

È tutto in divenire. Tra Arsenal, Gigio ed Elliott, il Milan è atteso nei prossimi mesi e a breve da diverse imprese da affrontare. In un modo o nell'altro, le affronterà sempre con la schiena dritta (Mirabelli docet).