Premessa: sono uno dei circa 50 milioni di allenatori e CT presenti in Italia...

Ripartiamo dalla scorsa estate, fatta di colpi e di entusiasmo.
Guardando i primi acquisti in serie effettuati dalla dirigenza (Musacchio, Kessie, Rodriguez, André Silva, Çalhanoğlu) e con i tanti nomi accostati al Milan poi arrivati (Conti, Biglia, Kalinic) sembrava chiaro e lampante come il mercato fosse stato impostato sul futuro modulo tattico scelto per la squadra: un 4-2-3-1 da trasformare rapidamente in 4-3-3 o 4-4-2.
Poi in una calda sera d’estate ecco che arriva la notizia che non ti aspetti, ma che ti rende nuovamente orgoglioso dopo anni passati nel baratro: Bonucci al Milan! Sì, proprio lui, uno dei difensori più forti al mondo, così come da molti ritenuto.

A posteriori mi viene da pensare che l’occasione di mercato sia stata solo l’inizio della fine. Da quel momento in poi la difesa a 3 è diventata un dictat per tutti, dalla stampa ai tifosi passando, ovviamente, anche dall’allenatore.
Non a molti sembrò una scelta sbagliata. “Bonucci può solo giocare a 3” dicevano. Eppure mi ricordo che nella stagione appena conclusa, la Juve giocava stabilmente a 4 dietro (Dani Alves, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro).

Inizia la stagione e dopo un primo periodo di adattamento abbastanza positivo, arriva la disfatta di Roma contro la Lazio. Critiche asprissime per il modulo adottato da Montella, ricordando anche un articolo di calciomercato.com in cui si chiedeva allo stesso allenatore di giocare a 3 per esaltare Bonucci.
Il proseguo della stagione lo conosciamo bene, ma nella forse unica occasione in cui il Milan ha giocato nuovamente a 4 quasi l’intera partita è stata nella vittoria esterna di Verona contro il Chievo 1-4 con un ottimo Çalhanoğlu. Solo un caso?

Questa squadra non è stata costruita senza logica. Questa squadra una logica ce l’ha, ma l’acquisto inaspettato di Bonucci ha “confuso” le idee a tutti.
Per parafrasare Montella, l’abito migliore per questo Milan è il 4-2-3-1. I 2 terzini acquistati sono perfetti per questo modulo (Conti e Rodriguez). Biglia e Kessie si completano davanti alla difesa. Suso e Bonaventura sono esplosivi se fatti giocare esterni avanzati (NON esterni di centrocampo). Çalhanoğlu è un trequartista puro che solo all’occorrenza può giocare leggermente più largo. André Silva è la punta perfetta per questo modulo, con fisico, classe e colpi senza avere sulle spalle tutto il peso dell’attacco. Gli stessi Kalinic e Cutrone possono ricoprire quel ruolo in maniera diversa da Silva.

Tante soluzioni per passare rapidamente dal 4-2-3-1 ad un 4-3-3 o 4-4-2.
Il Milan non ha sbagliato mercato, si è semplicemente aggrappato a Bonucci quale unico e vero top player.