Diciamo la verità. In questa Europa League ci è andata sempre bene per quanto riguarda gli avversari che ci sono toccati, ma adesso il gioco si fa duro. Gli avversari peggiori, a chiunque, che potevano capitare in questa Europa League erano in assoluto Lazio, Atletico Madrid e Arsenal: queste ultime due sono avversari da Champions League, che per qualche strano scherzo del destino si ritrovano in Europa League. Ebbene, il Milan ha pescato l'Arsenal di Wenger, uno degli avversari peggiori. Detto questo, è una sfida che sa di Champions League. Ora l'Europa League si fa dura. Ma si sa, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. 

Ben vengano queste partite. Lo so, può sembrare un paradosso, ma se si vuole ambire a risultati importanti bisogna affrontare i migliori. Solo affrontando e stando in competizione con avversari rinomati, di lustro e di alto livello competitivo, e l'Arsenal lo è assolutamente, solo allora potremmo vedere di che pasta è fatto il Milan. Non dimentichiamo che siamo una squadra molto giovane, e queste sfide servono per accumulare esperienza e curriculum per nostri calciatori più giovani e non solo. Sono sfide da prima pagina.

L'ultima volta che Milan e Arsenal si sono affrontati era nel 2012/2013 ed erano gli ottavi di Champions League. Il Milan vinse 4-0 all'andata a San Siro, e perse 3-0 al ritorno in casa dei Gunners. Anche in questa Europa League, l'andata sarà in casa e il ritorno in trasferta. È fondamentale vincere l'andata, per poi cercare di controllarla al ritorno, cercando di pareggiarla, perché in trasferta in Inghilterra è sempre molto ostico. Sulla carta, agli occhi di tutti, l'Arsenal sembrerebbe favorito, ma farebbero bene a non sottovalutare il diavolo rossonero. Questo Milan è sottovalutato e potrebbe stupire.

L'Arsenal dispone di un tridente d'attacco formato da Ozil dietro la coppia francese formata da Lacazette e Pierre Emerick Aubameyang, sogno di mercato rossonero ora in forza ai Gunnners. Ma non solo: c'è Cech in porta. Mkhitaryan a centrocampo. Ci sono diversi elementi molto competitivi. C'è Kolasinac, terzino sinistro ed ex obiettivo del Milan. E poi c'è Arsene Wenger in panchina. Un veterano che la sa lunga e che merita rispetto, vista la sua grande esperienza. Se vogliamo trovare un difetto, forse la coppia di difensori centrali Koscielny-Mustafi non è delle più forti. Molto meglio la coppia centrale rossonera Bonucci-Romagnoli. Ma queste sono le classiche sfide che fanno crescere. Non ci è andata bene, ma è una sfida che non può che far bene al Milan, che dà stimoli. Ce la giochiamo alla pari. L'Arsenal è un gioco per duri. E il Milan giocherà...