250 milioni spesi sul mercato, gioia per i tifosi, dolore per i detrattori, ma anche vessillo da sventolare per i più critici che sembrava stessero lì ad aspettare un passo falso per poter attaccare. Non mi piace entrare nelle vicende societarie che non ci vengono presentate con chiarezza e che quindi non mi sento di giudicare. Tuttavia nel consueto pezzo di Ruiu sul Milan mi trovo d'accordo con lui nel punto in cui si dice che senza Champions sarà un fallimento.

In realtà guardare l'inizio di campionato del Milan era impensabile che si potesse tornare a sperare in un posto in Champions League, bravo Gattuso, ma l'obiettivo resta molto lontano, 8 punti in 8 giornate recuperabili? Non so. Tuttavia, nonostante sia d'accordo con il giornalista non riesco a trovare un vero responsabile.
La società ha speso tutto quello che poteva sul mercato, Fassone e Mirabelli hanno condotto un mercato strabiliante pur commettendo qualche piccolo errore (sempre secondo il mio modesto punto di vista!) Montella ha cercato fino alla fine di dare un'identità al Milan rivoluzionato senza sacrificare le volontà di Bonucci, senza tenere in panca Musacchio, cercando una collocazione agli attaccanti, risultato? Tutti scontenti. Il problema credo possa essere stato il non aver fatto un mercato del tutto concordato ma focalizzato sulle opportunità: ad esempio, pur avendo preso Musacchio si è preso comunque Bonucci, penso che chiunque avrebbe fatto questo, ma da lì si è creato il primo dei tanti equivoci che poi hanno portato Montella a Siviglia. 

Per fortuna Gattuso ha rimesso ordine, ha ridato identità e gioco a questo Milan, ma potrebbe non bastare e potremmo doverci accontentare dell'Europa League, obiettivo mancato, anche se dovessimo vincere la Coppa Italia che però sarebbe comunque un bel traguardo.
Ci aspettavamo qualcosina in più, ma pazienza, l'impressione è che i momenti di "magra" siano finalmente alle spalle, dobbiamo accontentarci per un altro anno ancora di Europa League, ma la strada imboccata è quella giusta.