Eh sì, le vicende milaniste si stanno rivelando più complicate e scabrose dei versetti di un testo esoterico. Credo che anche Ermete Trismegisto si metterebbe le mani nei capelli nel confrontarsi con gli arcani rossoneri. Cerchiamo di ovviare alla situazione individuando alcune istruzioni per l'uso, anzi per la lettura. Partiamo dalla squadra e dalla sua classifica. Il Milan è 2° e questa è di certo una gran cosa alla luce delle attese. Però questo 2° posto è un 2° posto tutto da interpretare. I rossoneri sono nella posizione di quel ciclista che è in testa a un gruppo lanciato all'inseguimento di un uomo in fuga. I suoi avversari sono tutti dietro di lui e nel giro di pochi metri possono relegarlo in fondo al plotone. In parole povere, basterebbe una sconfitta per far retrocedere il Milan al 4° o 5°... o 6° posto. Del resto i ragazzi di Montella stanno sfruttando la consapevolezza di non valere (o non valere ancora) la loro posizione. Fanno un buon gioco offensivo quando i ritmi sono bassi, ma se gli avversari (anche modesti) alzano i ritmi, allora devono mettersi alle corde e sperare che vada tutto bene. L'enigma è: riusciranno i nostri eroi a salire almeno un gradino più in alto nel rendimento oppure rimarranno vittima dei loro limiti attuali? I margini di miglioramento ci sono, a partire dal recupero di giocatori, secondo me molto bravi, come Sosa e Luiz Adriano. Ci sono infortunati di valore, quali Bertolacci e Fernandez. Potrebbe essere Pasalic a fare il salto di qualità. Non è detto però che i suddetti margini di miglioramento vengano sfruttati. Rispettiamo il Crotone, intanto, pensando alla brutta prova col Pescara. Rispettiamolo e passiamo alle vicende societarie. In questi giorni l'imbarazzo di Berlusconi e Fininvest è stato evidente. Era stata stilata una "roadmap" ben precisa che portava al 13/12, ma si è dovuto rimandare tutto all'anno nuovo. Il Presidente ha giustificato i nuovi acquirenti parlando di "lentezze burocratiche", "gente seria" di "veri tifosi del Milan" (quest'affermazione poteva risparmiarcela). Pare comunque che si vada alla fine di febbraio (data pericolosamente vicina a Pasqua, a sua volta vicina alla fine del campionato), ma in compenso Sino-Europe dovrebbe versare un'ulteriore caparra di 100 mln. E' qui che occorre dare una logica al tutto. Mancano le "autorizzazioni" per trasferire alcune centinaia di mln, ma si riesce a far arrivare in Italia una cifra, comunque non irrisoria, pari a 100 mln. Chi autorizza l'esportazione di questi 100 mln? Se sono richieste le "autorizzazioni", significa che c'è una procedura da seguire, magari con un funzionario investito del potere discrezionale di non autorizzare. Cosa succederebbe a febbraio, se le autorizzazioni non venissero concesse? I signori Li perderebbero 200 milioni? Oppure verserebbero altri 100 mln a titolo di caparra? E anche in questo caso, come farebbero a far arrivare in Italia questi soldi, dal momento che mancano le "autorizzazioni"? Ma la verità è che tutti ci stiamo concentrando su un falso problema: il closing. Cosa cambia se il Milan va a Sino-Europe e ai signori Li, che non hanno i soldi o non hanno un briciolo di autorevolezza per farli uscire dalla Cina? Niente. I signori Li sono operatori finanziari, di certo rispettabili, ma dello stesso peso economico di Mr. Bee e, se dovessero acquistare il Milan, non so quanto spenderebbero sul mercato più di quello che incasserebbero con le cessioni o qualificandosi in Champion's. Per quel che mi riguarda, quindi, i Cinesi possono chiudere o non chiudere. Non mi cambia la vita.