Se la caduta di Spalletti, che ha schiantato l'Inter contro un muro, che ha affondato l'Inter nello stesso modo in cui è affondato il Titanic, un comandante che non vede lo scoglio ed in stile Mazzarri o Ventura andando alla ricerca delle massime filosofie del mondo, scaricando la colpa metaforicamente sempre sul pianeta per quello che è cercato dai complottisti che sperano nella fine del mondo, fosse avvenuta per mano di uno qualunque, sarebbe già stato esonerato.

All'Inter ci vorrebbe uno come Gattuso, uomo di campo e che possa avere il cuore con l'Inter e per l'Inter.
Certo, non è sempre una buona cosa essere tifoso, amante e professionista nello stesso tempo degli stessi colori, ma nel calcio di oggi dove si va alla ricerca di quel valore, di quell'attaccamento alla maglia ai colori che non esistono più e sempre più sbiaditi a causa del danaro e del business, la grinta e la voglia e la passione alla Gattuso farebbero contenti i tifosi e forse l'Inter  e farebbero la differenza, quella di cui noi tutti abbiamo bisogno come il pane, oggi si troverebbe in ben altra posizione forse l'Inter in classifica nonostante i limiti pesanti e strutturali di questa squadra e senza riserve degne di giocare nell'Inter se non nella Serie A.

Il Milan ha l'occasione d'oro per umiliare l'Inter, di avvicinarsi all'Inter e spalancare il portone dell'arrivederci a Spalletti. Poi toccherà al Napoli formalizzare il tutto.

Questo Milan può riuscirci e l'Inter potrà trarre solo beneficio da una sconfitta contro il Milan, perchè potrà, in caso di umiliazione, esonerare finalmente questo allenatore e far cambiare aria alla squadra. 
Tanto, peggio di così, dove si vuole andare?