Ricordate la saga di "Amici miei"? C'era un personaggio interpretato da Ugo Tognazzi, il conte Mascetti, che non aveva un soldo in tasca ma trovava la maniera di frequentare gli hotel di lusso.
Il nobiluomo in bolletta passava un soggiorno coi fiocchi e, al momento di pagare, si defilava con trucchi ingegnosi, ma alquanto plebei. Un professionista dello scrocco. Conoscendolo, nessuno avrebbe detto che quel signore poteva frequentare certi resort, eppure lo faceva. Questo però non significa che poteva permettersi certi lussi.

Il paragone mi è venuto in mente per un'osservazione di un membro della community,  il quale mi ha fatto notare che non è scritto da nessuna parte che gli acquisti debbano essere pagati col ricavato delle cessioni. Ineccepibile per certi versi, ma incompleto. Diciamo che gli acquisti non vanno pagati con il ricavato delle cessioni a patto di aver già i soldi per comprare.

Il Milan è partito con un'esposizione debitoria molto alta e ha preso ulteriori soldi a prestito con bond. Dove altro può trovare i soldi veri, suoi insomma e non da restituire, se non cedendo? Immaginate di andare in un negozio, provare un abito e poi, al momento di pagare, girare i tacchi e andare via con la merce. Credete di potervela cavare dicendo: "Perché pensate che occorrono i soldi per pagare un abito?". Non credo. Forse il commesso, per vendere dirà: "Se ha una carta di credito, può usare quella". Vero, ma anche quella carta ha un tetto, sforato il quale verrà bloccata e sarete riportati di forza al problema iniziale: i soldi. C'è la possibilità di farsi sbloccare la carta comunicando che raddoppierete il vostro fatturato. Ma a parte il fatto che presso la vostra banca vi rideranno in faccia, occorrerebbero anni. E i soldi vi servono.

Ora sta saltando anche la piccola copertura trovata per i debiti dell'anno prossimo con la cessione di Lapadula, imbattutosi in alcuni problemi durante la visita medica.

Fassone ha diritto di dire che ora i "top player" scelgono il Milan, perché difende il suo lavoro, come tutti. Però è mio diritto far notare che con un ingaggio di 10 milioni netti all'anno (20 lordi) bonus compresi per 5 anni, anche il Vigevano Calcio potrebbe tentare i c.d. "top player". E dal momento che il suddetto membro della community mi ha detto che dovrò ricredermi quando arriverà il colpo da 70 milioni, aggiungo che non ce n'è bisogno. Non ce n'è bisogno perché tutto è possibile quando viene meno la logica e salta il banco.
Il banco è già saltato e non so dove i venti dell'oceano spingeranno la caravella rossonera. 

Ho in mente il conte Mascetti che si avvicina agli amici e, vestito da fattorino, chiede se può portare fuori i bagagli. Un modo come un altro per uscire dall'hotel indisturbato.