Condivido in pieno l'articolo di Serafini. Non potrei fare diversamente, dal momento che per tutto l'autunno ho sostenuto che la squadra faceva punti grazie a un atteggiamento accorto. Si teneva lo 0-0 a oltranza fino a che non arrivava l'errore degli avversari. A titolo personale aggiungo che Montella, molto intelligente oltre che molto preparato, aveva ripreso per l'80% l'impostazione messa in piedi dal tanto vituperato Sinisa Mihajlovic. Tale impostazione non era né spettacolare né divertente, ma aveva portato la squadra alla finale di Coppa Italia e al 6° posto, buttati entrambi nella tazza del gabinetto per un puntiglio. Ricordare queste cose non vuol dire sminuire il lavoro di Montella, ma esaltarne la duttilità e il pragmatismo che ne hanno caratterizzato il lavoro per 3 mesi. E' peraltro atto da galantuomini dire che Mihajlovic è un tecnico preparato che sa il fatto suo. Ora, ieri la squadra non ha fatto male, ma ha mostrato tutti i suoi limiti attuali (messi in evidenza dall'articolo di Serafini). Chi suona ai tifosi la ninna nanna di Brahms batterà certo sul il tasto sulla prestazione accettabile dei ragazzi. Chi suona la tromba per svegliare la truppa deve invece continuare a evidenziare quei limiti. La società sembra nel frattempo fregarsene altamente. Spera nell'aiuto del Padreterno e, con cinica tirchieria, aspetta il Gabbiadini in prestito all'ultimo minuto dell'ultimo giorno di mercato. Bel colpo se dovesse arrivare. Ma se il Napoli facesse "marameo"? Non c'è problema: dopo 3 anni fuori dalle coppe può arrivare il quarto. A tutto ci si abitua no?