Il Milan accumula punti esperienza.
No, non stiamo giocando di ruolo, ma è quello che lascia questa esperienza europea al Milan. È questo il modo giusto di vedere questa eliminazione dall'Europa League. Il Milan esce a testa alta da questa Europa League. A Londra, il Milan perde 3 a 1 contro l'Arsenal di Arsene Wenger, dopo la vittoria, sempre ottenuta degli inglesi per 2 a 0, nella gara di andata a Milano.

Rossoneri che passano in vantaggio nel primo tempo con Calhanoglu con un bel tiro da fuori. Pareggio dei Gunners su un rigore inesistente realizzato da Welbeck, sempre nel primo tempo. Lo stesso calciatore inglese se lo procura e si butta a terra su un contatto inesistente di Ricardo Rodriguez, che a malapena lo sfiora.
Un rigore che in nessuna parte del globo terracqueo sarebbe mai stato dato. Ma contro il Milan viene dato. Come se non bastasse, oltre all'errore arbitrale, ci si mette pure Gigio Donnarumma con una bella papera su un tiro tutt'altro che irresistibile di Xhaka, che nel secondo tempo porta gli inglesi in vantaggio. 3 a 1 finale firmato ancora da Welbeck con un colpo di testa ravvicinato su un'azione viziata da un fuorigioco non segnalato e con un Milan che stava staccando la spina.
C'era un rigore per il Milan per un tocco di mano di un calciatore dell'Arsenal non ravvisato dall'arbitro, artefice di una prestazione pessima. Ma poco male. Non devono esserci alibi. 
Il Milan aveva iniziato bene, con personalità. Se l'è giocata a testa alta, con sicurezza, senza timori reverenziali. Ed era partito piuttosto bene. Il Milan che aveva iniziato con una squadra a trazione anteriore, molto offensiva che vedeva Borini terzino destro, Suso e Calhanoglu a centrocampo e André Silva e Cutrone davanti con un 4/4/2 atipico e mascherato che quando si attaccava diventa un 4/2/4 con Suso e Calhanoglu che diventano due attaccanti aggiunti, anche se restano larghi, come esterni d'attacco. 

Criticare questo Milan è difficile perché l'arbitro ci ha messo lo zampino in questa sconfitta, che è opera anche di errori individuali, vedi interventi goffo di Gigio Donnarumma su tiro di Xhaka. Il Milan che non prende punti in campo in questo match, ma li prende in esperienza. Rossoneri che, nonostante la sconfitta e l'eliminazione dall'europa league, escono migliorati e più consapevoli dei propri mezzi.
Questo Milan sta crescendo. Andare a Londra e giocare con questa personalità contro una squadra come l'Arsenal, una squadra di esperienza, per un Milan molto giovane come è questo, significa aver fatto dei grandi passi avanti anche livello mentale. La squadra è sembrata sicura di sé, consapevole e non ha mostrato nessun tipo di emozione negativa. Non è trapelata nessuna paura nei confronti dei gunners. È un Milan diverso quello che esce dall'Europa League, con più esperienza. Si può dire che il Milan ha fatto una buona Europa League, un'esperienza che permetterà, specialmente ai calciatori più giovani di crescere. Ora sono più maturi. Giocare queste partite è importantissimo, può rappresentare un vero crocevia o una rampa di lancio, anche per una questione mentale, per molti calciatori giovani. Abituarsi a certi match, giocare certi match, può solo essere un bene. 

Tuttavia c'è da segnalare la superba prova di Kessié, vero mastino del centrocampo che ha annullato Wilshere, e la prova di capitan Bonucci. Per entrambi voto 7. C'è da mettere in evidenza una giocata di Bonucci spettacolare, una galloppata solitaria palla al piede conclusa con un cross preciso e meraviglioso sulla testa di Kalinic, entrato al posto di un insufficiente Cutrone (voto 5,5). Il croato si è visto parare il suo colpo di testa dal portiere dei gunners. Di Cutrone bisogna segnalare una bellissima sforbiciata, che è uscita di poco a lato. Insufficiente anche la prova di André Silva (voto 5,5), che sta crescendo molto ma deve essere più cinico sotto porta.

Il Milan esce da questa manifestazione a testa alta. Sconfitto ma non perdente. Esce con più esperienza. Esce consapevole di aver guadagnato qualcosa e di non aver perso nulla.
È un Milan che si è fatto onore. E che acquisisce esperienza. È un Milan in crescita. È un Milan che ci regalerà delle soddisfazioni.