"E tu scrivimi, scrivimi, per il bene che conti...per i conti che non tornano mai", cantava De Gregori in Natale. Natale è lontano, vero, al pari della fortuna. Era infatti quasi tutto pronto per il rientro di Andrea Conti - o meglio, stava lavorando duramente per essere quantomeno convocato domenica per la sfida interna contro l'Udinese. E' invece di pochi minuti fa la notizia che nessuno poteva immaginarsi: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro per l'esterno ex Atalanta, pagato ben 24 milioni in estate (contropartite comprese, e circa 6 mesi di stop. Il giocatore si sottoporrà domattina a un intervento chirurgico in astroscopia per ricostruire il legamento, il quale verrà effettuato dalla equipe del prof. Schonhuber.

Nazionale - L'infortunio patito in nazionale (distorsione alla caviglia) sembra essere del tutto non collegato all'evento di cui sopra, sopraggiunto in una sgambata in famiglia in quel di Milanello. Ci si domanda, invero, se la schedule degli impegni azzurri sia ben organizzata, gestita, o spalmata nel prosieguo di una stagione, e questo perché se è vero che i due infortuni non sono legati, chiunque abbia giocato un minimo a questo sport, o svolga mera attività fisica, sa che un minimo di collegamento, vuoi per scompensi fisici, o vuoi ancora per compensazioni inconsce per fuggire dal dolore, è evidente. Ora, non si vogliono certo addossare le colpe alla spedizione azzurra (tra l'altro magra), ma alla sfortuna che sembra perseguitarci, e all'invidia di chi non vuole vedere il Milan tornare.  Sapremo essere più forti anche di questo

Adesso? - Aumentano le sfide e le gatte da pelare per Montella. Il bandolo della matassa sembra sempre non voler farsi trovare. Conti è stato uno straordinario interprete del 3-5-2 orobico della passata stagione, arricchito da gol e da una presenza costante, quasi inquietante, nell'area avversaria. Il Milan perde, dunque, una pedina fondamentale, specie in virtù del cambio di modulo che Montella sembra deciso a voler varare per sempre. Due le alternative immediate e poco rischiose, ma al contempo non all'altezza dell'infortunato: Abate e Calabria, in ordine alfabetico e "gerarchico". L'idea che potrebbe stuzzicare, ancora, potrebbe essere quella di mettere Suso largo a destra, in un ruolo ca va sans dire non suo. Poi stop, non ci sono alternative, se non un dietrofront nel cambio modulo, a parer mio dannoso.

Proprio oggi che i conti (e i moduli) sembravano tornare, il Milan perde Conti. A Montella saper rimediare