L’anno scorso sono mancati 45 minuti. Falliti per stanchezza mentale e fisica, ricambi non all’altezza ed il solito complesso da finale.
Ciò non toglie che la base di partenza sia invidiabile.

Come migliorare una squadra così competitiva? Blindando i punti forza, innanzitutto.
L’inatteso addio a Dani Alves ha reso necessario un innesto di esperienza ed affidabilità come esterno destro difensivo. Arriverà uno tra Darmian, Cancelo, Gaspar o Semedo, insieme a De Sciglio da utilizzare come ricambio.

A centrocampo potremo contare su di un titolare aggiunto da subito: Marchisio, al netto dei problemi legati al recupero dall’infortunio che ne hanno condizionato la resa. Significa avere tre titolari di sicuro affidamento per due posti. A fronte di un paio di uscite (Lemina e Rincon/Sturaro), verrà acquistato un mediano di rendimento certo (N’Zonzi, Matuidi i più probabili, senza escludere sorprese alla Krychowiak o Pereira). Purtroppo fuori portata colui che sarebbe profilo ideale: Milinkovic-Savic, che starà certamente almeno un altro anno a Roma.

L’unico settore migliorabile rispetto all’anno passato è stato individuato sugli esterni. Cuadrado pur essendo apprezzato ha mostrato nella fase cruciale della stagione un rendimento non all’altezza. Superato nelle gerarchie da un terzino, pur tecnico ed eclettico, come Dani Alves.
Il ventinovenne colombiano ha richieste di mercato ed è quindi sacrificabile.

A sinistra Mandzukic ha invece stupito garantendo grandissima resa, al punto da convincere i piu’ che sia quasi piu’ determinante in quella posizione piuttosto che come punta centrale. Considerando che e’ destro e puo’ quindi verosimilmente giocare anche sulla fascia opposta.

Serviva quindi un’ala naturale con esperienza internazionale, velocita’, dribbling ed in grado di essere efficace sia in spazi stretti che a campo aperto. La scelta e’ andata su Douglas Costa. Mancino brasiliano di grande tecnica e rapidita’, in grado di disimpegnarsi su entrambi i versanti offensivi e nel pieno della propria maturazione (27 anni a settembre). Operazione sostenibile economicamente sia per il cartellino (45 milioni circa) sia come ingaggio (intorno ai 6 milioni piu’ bonus annui).
Un titolare che migliora e completa la squadra.

Altro aspetto valutato dalla dirigenza è aumentare la qualità offensiva della rosa; aggiungere alternative in grado di far rifiatare i compagni o di spaccare le partite subentrando in corso.
Bernardeschi da questo punto di vista risulta perfetto. Italiano (la Juve rimane sensibile ad avere una base importante del nostro paese), giovane, talentuoso e polivalente. Piace sia per le caratteristiche tecniche che per abnegazione e determinazione. Altro mancino, ma con attitudine molto differente da Costa essendo giocatore molto piu’ verticale del brasiliano. Predilige partire da destra o dal centro per sfruttare il gran tiro o servire palloni filtranti alle punte. Per questo sarebbe anche adattabile come vice Dybala, oltre ad essere importante ricambio per entrambe le fasce. Inoltre da novembre si riunirà al gruppo Pjaca.
Un’annata sfortunata non puo’ offuscare il talento cristallino del croato, che avrà tempo per rimettersi e meno pressioni da sopportare viste le maggiori alternative. Higuain non ama saltare molte partite. Mandzukic è alternativa di livello e sicuro rendimento. 

Nel calcio di oggi risulta fondamentale avere anche un uomo spacca partite. Qualcuno in grado di subentrare e calarsi immediatamente nella sfida, che abbia colpi repentini e decisivi. La stagione passata ha visto l’esplosione di un ragazzo che ha sfruttato al meglio le occasioni concesse a partita in corso. Schick, oltre ad avere potenzialità enormi con tecnica e fisico impressionanti, ha segnato 6 dei suoi 11 gol subentrando dalla panchina.

Infine, la società si sta muovendo anche per far fronte tra un anno all’amaro addio di una leggenda, Buffon, ingaggiando il portiere titolare della squadra seconda classificata: Szczesny.

Riassumendo se tutti gli obbiettivi venissero centrati la Juventus 2017-18 potrebbe essere questa:

Buffon, Szczesny, Pinsoglio – Darmian, De Sciglio – Alex Sandro, Asamoah – Bonucci, Chiellini, Benatia, Rugani, Barzagli – Pjanic, Khedira, Marchisio, N’Zonzi (?), Bentancur, Sturaro - Douglas Costa, Bernardeschi, Pjaca, Mandzukic, Dybala, Higuain, Schick.

Una rosa più completa, più talentuosa, più giovane e con più imprevedibilità.
Sarebbe un mercato perfetto. Squadra tipo più forte, maggiori alternative, rosa più attrezzata e completa. Solo su un punto la società può fare poco: il complesso da finale Champions.

Come detto dal presidente Agnelli, esiste un unico modo per superarlo: VINCERLA!