E' risaputo, in Italia siamo 60 milioni di allenatori e io come tale mi sono posto questa domanda: è meglio giocare con un attaccante giovane e in rampa di lancio o con uno più rodato ma che non si sta esprimendo al meglio?

Sto parlando del Milan e in particolar modo del dualismo tra Andrè Silva e Kalinic.

Partiamo dal primo. Andrè Silva è ancora giovane (classe '95) e ha ancora ampi margini di crescita ma sta dimostrando di avere colpi di classe, forza fisica e personalità. Di contro non è ancora pronto per il campionato italiano, le difese italiane sono toste, muscolari, arcigne e non permettono il minimo spazio agli attaccanti avversari. Un giocatore come lui, abituato alle "ariose" difese portoghesi e dell'Europa League ha sicuramente qualche difficoltà in più nel nostro campionato.

Kalinic invece è un attaccante rodato, 29 anni e tanti gol segnati nelle squadre di club dove ha militato. Forte fisicamente, va sempre a contrasto con gli avversari, gioca di sponda e va in profondità per ricevere palla dai compagni. Proprio questa ultima caratteristica è quella che lo sta limitando di più in quanto la squadra di Montella, non ha due attaccanti per giocare sulla profondità facendone venire uno incontro alla palla. Inoltre i cross fatti  sono sempre stati piuttosto sterili visto che il povero croato si è sempre ritrovato a lottare con due o più difensori avversari.

Inoltre non dobbiamo dimenticarci che Suso, il giocatore più qualitativo del Milan, riesce a esprimersi al meglio solamente giocando sulla fascia destra riducendo di molto le opzioni tattiche per Montella

Ci sono possibili soluzioni? Secondo me si!

Andrè Silva sulla sinistra con Suso a destra e Kalinic al centro dell'attacco in un 3-4-3 alla Gasperini. Con questa soluzione Andrè Silva potrebbe giocare alla Ronaldo visto che ha caratteristiche simili al campione portoghese. In questo modo il Milan avrebbe effettivamente 3 attaccanti e potrebbe sfruttare tutto il potenziale offensivo della squadra facendo crescere i talenti inespressi della rosa.

Inoltre non va dimenticato Cutrone, attaccante molto giovane (classe '98) ma determinazione, talento e esperienza da grande. Lotta, va in profondità e offre assist per i compagni, un giocatore universale. 

Il dibattito è piuttosto acceso sull'attacco milanista, voi cosa ne pensate?