Ieri Vecino, Borja Valero e un appena entrato Gagliardini non sono riusciti a prendere in mano le redini del centrocampo interista nemmeno quando il Bologna è finito in 10 e poi in 9. E il fischiatissimo Brozovic era già uscito. Ma non sto scrivendo queste righe in difesa del croato, visto che, sportivamente, sono sempre stato tra quelli a cui non è mai andato troppo a genio, ma per spiegare un altro punto di vista. Il pubblico di San Siro difficilmente sbaglia quando fischia un giocatore: certo, a volte esagera nel volume di certe dimostrazioni, ma le sue motivazioni valide ce le ha sempre. E poi, permettetemi di ricordare questa cosa: i fischi a San Siro sono solo fischi. Provate a chiedere a Brozovic se per caso non possa più passeggiare tranquillamente per le vie di Milano o se teme per la sua vita privata. Non credo proprio. I tifosi sotto casa di Icardi sono un evento più unico che raro e con un sacco di situazioni extra calcistiche in discussione. In questi ultimi 6 anni pieni di sciagure sportive non ricordo nessun atteggiamento vergognoso da parte dei tifosi interisti.

La verità semplice e cruda è che Brozovic è una lagna di persona. E' isterico, si lamenta sempre. I 2-5 secondi nel quale potrebbe rimediare ad un suo errore o a quello di un suo compagno lui li passa agitando le braccia, frignare, arrabbiarsi... ad una giusta distanza (dal primo anello in poi) sembra esattamente un bambino al quale si sta negando un giocattolo. E la cosa più grave è che questo nervosismo lo trasmette anche a gran parte della squadra. Non è un caso che proprio l'anno scorso, quando fu fatto accomodare in panchina per far posto a Gagliardini, Kondogbia iniziò far vedere il giocatore che è sempre stato. Brozovic ha dei colpi da campione che puntualmente mostra in 3-5 partite su 36, e questo sembra per lui sufficiente a a credersi un campione. Corre tanto, è vero, ma a vuoto, senza senso logico e con frenesia, e questo lo porta spesso a non essere lucido o a non avere la forza necessaria, durante un momento chiave di un'azione. Niente di grave, per carità, ma in questi anni non si è minimamente evoluto: è lo stesso identico giocatore di tre anni fa. Io credo sia meglio che l'anno prossimo cambi aria, sia per l'inter che per lui stesso, o in alternativa potrebbe affidarsi ad un head-coach di quelli bravi... Nel caso mi offro volontario.