"Andiamo sempre alla ricerca di ciò che è difficile ottenere", questo uno dei temi più presenti, in moltissimi autori, filosofi, che manifestano di essere spesso attratti da ciò che non possiedono, che si pone lontano dalla loro disponibilità.

Questa propensione verso l'infinito, presente anche nella teoria del piacere leopardiana, congiunge gli uomini in unico grande imbuto: ciò che si cela dietro un velo, si nasconde sotto una lunga veste di mistero rende sempre le cose più interessanti. Lo scoprire, man mano che ci si addentra nel cammino della conoscenza di segreti sempre più profondi, rende la ricerca ancora più attraente, e ciò diventa un qualcosa, cui presto non possiamo più rinunciare.

Anche nel mondo del calcio è così: per un tifoso neutrale, amante sfegatato di questo sport, quale migliore occasione può presentarsi, in un freddo mercoledì di Dicembre, se non quella della giornata conclusiva dei gironi di Champions League?

Soprattutto dove l'incertezza è massima: il gruppo E, con Liverpool al comando (9 pt), Siviglia secondo a quota 8 punti, seguito dallo Spartack Mosca a 6 e dagli sloveni del Maribor, che chiude il cerchio a 2 punti, si presenta come quello più ricco di possibili colpi di scena.

Stasera si affronteranno in una doppia sfida dall'atmosfera infuocata, dove non saranno ammessi errori, infatti chi sbaglia stavolta è fuori e dovrà spegnere i propri sogni di ambizione europea, almeno per questa stagione. 

Chiaramente partono favoriti i reds, che ad Anfield Road ospitano i russi del tecnico italiano Massimo Carrera, che però venderà cara la pelle e se la giocherà fino all'ultimo minuto: un'eventuale vittoria esterna, infatti rappresenterebbe per questi ultimi una seria possibilità di passare il turno, e proiettarsi verso gli ottavi, praticamente un sogno. 
Contemporaneamente allo stadio Ljudski di Maribor, gli sloveni ospitano gli spagnoli del Siviglia, reduci dell'impresa del 3-3, vissuta nella scorsa giornata contro il Liverpool, quando Ben Yadder trascinò la propria squadra con una doppietta. 

Ormai manca poco al tanto aspettato momento, dove le parole lasceranno spazio al campo, e si, una garanzia c'è: ne vedremo delle belle!