Per gli addetti ai lavori, è considerato uno dei dirigenti più capaci del panorama calcistico italiano. A Genova, sponda blucerchiata, c'è chi addirittura lo considera un mago. Lui, Beppe Marotta, direttore generale della Sampdoria, quasi non si accorge di tali lusinghe e sembra intenzionato a continuare a stupire tutti. “Un professionista serio – dicono di lui – preparato e da sempre affascinato delle sfide impossibili”. A dire il vero, quando c'è di mezzo lui, d'impossibile sembra proprio non esserci nulla. Proprio un anno fa riusciva a mandare in estasi i tifosi doriani, regalando loro il talento cristallino di “Fantantonio” Cassano, che in blucerchiato ha saputo ritrovare le giocate e la tanto attesa convocazione in Nazionale. Oggi, invece, la nuova sfida si chiama Andriy Shevchenko. Portare all'ombra della Lanterna l'attaccante di Dvirkivschyna non sarà tuttavia cosa facile. L'ex Pallone d'Oro, praticamente relegato ai margini del Chelsea, percepisce un ingaggio di circa 8 milioni di euro annui, cifra sulla carta insostenibile dalla società ligure. L'intenzione di Marotta è quella di chiedere ai “Blues” il prestito gratuito del giocatore per una stagione, visti anche i buoni rapporti tra i due presidenti Abramovich e Garrone, legati da diverse parternships imprenditoriali nel mercato petrolifero. La volontà del giocatore di ritornare a giocare in Italia potrebbe essere decisiva per una positiva conclusione della trattativa, anche perchè gli inglesi vorrebbero rigenerare un campione che, a Stamford Bridge, non ha mai incantato. A Marassi invece...chissà. Vero Marotta?