Postpartita di Lione-Roma 4-2, Luciano Spalletti, senza mezzi termini dice “Quando tutto va bene ci si esalta, quando tutto è preciso ci esprimiamo al meglio; quando va tutto di traverso, non siamo dei caratteriali, sono giocatori puliti per quanto riguarda il comportamento".
Io personalmente non sono d’accordo, e da tifoso innamorato di questi colori, ho notato un’impreparazione ai momenti clou, inaccettabile. Partite come il 3 a 1 all’Inter gestita malissimo a livello fisico, con la squadra che continuava a correre per 90’, nonostante il risultato mai in dubbio.
La conseguenza qual è? arrivi al Derby stanco morto e non calci in porta contro una squadra che ha fatto per 90’ catenaccio e contropiede (anche se con molta qualità e intensità). Non è un discorso per denigrare la Lazio ovviamente, che ha meritato di vincere.
Poi partita col Napoli decisiva per il 2° posto, e per stare in scia alla Juve, toppata clamorosamente, giocata con gli stessi 11 del derby, con un cambio modulo molto azzardato.
E che dire di ieri sera, ottimo primo tempo da squadra vera. Poi sciolti come neve al sole, quando le gambe non girano più.
Era palese la freschezza del Lione, nei momenti finali, e Genesio, ha cambiato in meglio la sua squadra portandola al trionfo. Per noi un immobilismo in panchina sconcertante.
Le critiche non vanno fatte alla società che non compra ma all’allenatore che non sa cambiare e non si fida delle qualità delle riserve. O forse non è in grado Mr. Luciano, di tirare fuori il meglio dai giocatori e si adagia con i suoi 11 che gli danno garanzia?
E’ chiaro che una squadra non possa giocare con gli stessi 11, 9 partite in 29 giorni, e che vada dato rifiato ai vari Strootman, Nainggolan, Dzeko, Manolas e Fazio.
Va data fiducia a Juan Jesus, nonostante non sia un fenomeno, dato che non credo possa disfare una squadra solo con la sua presenza. Paredes deve giocare di più, come Perotti, Totti, El Shaarawy e Mario Rui.
La critica mossa a Sarri, ora la muovo io a Spalletti. Mister bisogna cambiare e riposare per arrivare pronti alle partite decisive che ora sono solo 2: Giovedì col Lione al ritorno, e il derby di ritorno. Il campionato non conta più niente perché la Juve è già prima e vincerà a mani basse, e il Napoli, ci supererà senza dubbio.
Ora non possiamo parlare male di una squadra che negli ultimi 4/5 anni è sempre stata al top in Italia (solo la Juve ha vinto, le altre come noi si sono accontentate delle briciole), però alla fine dell’anno è sempre la stessa storia, si comincia con le migliore intenzioni, ma quando c’è da lasciare qualcosa, si perde sempre la bussola e non si reagisce mai.
Serve un trofeo, e serve subito, per alzare il morale, per tenere i giocatori a Giugno, e per non ricominciare ancora il prossimo anno a parlare di scudetto per poi svegliarsi e capire che c’è tanto da migliorare.
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