Obbiettivamente fossi Massimo Moratti riderei di gusto sul divano e avrei tanti pensieri stupendi. Il tempo mi sta dando ragione, alla faccia di chi pensava che mi fossi bevuto il cervello, ora mi telefoneranno disperati.

Tutti ridevano quando decisi di vendere l’Inter a un indonesiano poco simpatico, un po' bamboccione, ma che di calcio...
Dopo i successi e la fine del ciclo serviva investire e non volendo svenarsi vende. Legittimo, occorreva svenarsi troppo per rendere la società solida economicamente, il massimo era stato raggiunto. Thoir prende la maggioranza. L'inizio è faticoso, cambi allenatori e zero gioco.Tutti quelli che dubitavano sembravano aver ragione, l’Inter stava morendo.

Poi il bamboccione trova risorse in Cina peggio che mai, si andrà ancora peggio, invece, ecco un programna pluriennale, scelte tecniche chiare e tutto cambia. De Boer e il non gioco spariscono lentamente. I soldi arrivano, la società  si consolida e il peggio è  passato. Si vede la luce all'orizzonte, oggi gli interisti possono sognare in grande dopo anni difficili.

Ora Massimo è lì che pensa: "Veh Silvio hai visto? I cinesi giusti li ho trovati, ora rido io te hai riso già abbastanza".
Non mi interessa la politica, se vuoi ti invito a cena amico mio.