Io Luca, più forte di te ne ho visti uno solo. Sei stato il giocatore più importante, più concreto e più strepitoso visto in 15 anni di "nuova" ACF Fiorentina. Venni a vederti in ritiro a Folgaria, nel 2005. Feci una foto con te, un gigante di quasi 2 metri, ti abbracciai. Ebbi quasi dei tentennamenti omosessuali da quanto eri bello. Al termine di quella stagione mi sarei ampiamente concesso. 31 reti. Una macchina. Quando sei tornato tanti anni dopo e in pochi secondi hai segnato subito dedicando la rete al tuo sfortunato figlio, non mi vergogno a dire che mi sono scese le lacrime. Un centravanti miracoloso, che con l'impegno e la grinta è arrivato sul tetto del mondo. Uno che tornato a Firenze quasi per caso, poteva campare di rendita e rimanere qua a fare l'uomo degli ultimi 20 minuti, ma che decise di andare a salvare il Verona, diventando nuovamente capocannoniere a 37 anni, perché in panchina stateci voi. Sei una leggenda, un grande onore averti visto giocare e segnare con la mia maglia. Buona fortuna.