Finirete in mano a Elliot che vi smantellerà e vi farà fallire. Questo è pressappoco quello che i disinformati e gli anti-sportivi dicono sempre più spesso a noi milanisti. Ma analizziamo per bene la questione. Il Fondo Elliot è di proprietà di Paul Singer, un imprenditore statunitense che ha investito in diversificati settori. È entrato anche nel mercato italiano comprando il Grand Hotel Bauer a Venezia, diventando così l'azionista di maggioranza di questa struttura con il suo 75%, e sta tentando la scalata ad Alitalia. Inoltre è presente come azionista nel gruppo Ansaldi, sempre nel territorio italiano, e ha in pegno le azioni del Milan. Più altre proprietà in altre parti del mondo. Ma lo spettro di Elliot fa davvero così paura? È davvero così pericoloso finire nelle sue mani? Assolutamente no! Premesso che il Milan è al sicuro poiché - anche lo stesso Fassone lo ha detto - il debito che ha con il Fondo è facilmente rifinanziabile (per esempio con Goldman Sachs che garantirebbe una dilazione più lunga nel tempo per quanto riguarda la restituzione e l'estinzione del debito), tuttavia c'è un minimo, ma davvero piccolissimo rischio di default, ovvero che il Milan diventi effettivamente di proprietà del Fondo Elliot. Ma qualora questo accadesse, cosa succederebbe?  A Elliot non dispiacerebbe innanzitutto. Come ho letto tempo fa, in esclusiva su Calciomercato.com è stata riportata una indiscrezione secondo cui c'è la possibilità che Paul Singer con Gordon Singer, suo figlio, si tengano il Milan. Si parla poco di questa ipotesi, eppure è una pista da tenere in considerazione. Lo stesso Auro Palomba, che ha seguito tutta la vicenda del closing, ha fatto capire, anche attraverso il suo account Twitter, che a Singer non dispiacerebbe. Si ritroverebbe una squadra rinforzata, con un parco giocatori di assoluto valore, rilevato a soli 303 milioni! Tra l'altro Paul Singer non è solo il Fondo Elliot. È un imprenditore che ha un patrimonio personale di 3,3 miliardi di dollari, e ha altre attività. Identificarlo solo con il Fondo è limitante, è come identificare Berlusconi solo con Mediaset per esempio. Inoltre Paul e Gordon sono grandi appassionati di calcio e tifano per l'Arsenal. Peraltro potrebbero rivendere il Milan sempre e comunque a 350/400 milioni, e sarebbe un vero affare. In questo caso, io personalmente sono convinto che a questo prezzo lo rileverebbe Renzo Rosso, sponsor del Milan e azionista di maggioranza della Diesel, chè opera nel campo del vestiario (era già stato accostato al Milan durante il periodo del closing). Tuttavia l'ipotesi più probabile è lo sblocco dei capitali dalla Cina, con debiti saldati e un Milan che si scoprirebbe in mani ricchissime, precisamente nelle mani di China Huarong, Haxia Capital, Robin Li, e altre facoltose aziende e imprenditori cinesi. Comunque vada, che sia Paul Singer con il Fondo Elliot, che sia Renzo Rosso, o che siano China Huarong, Haxia Capital, Robin Li, e company, il Milan è comunque in mani sicure, che piaccia o meno ai detrattori