Una squadra forte, ma non più giovane, e che ha sempre fatto degli stranieri (soprattutto argentini) lo zoccolo duro della rosa. Non sarà più così per l'Inter di Suning. O, almeno, non nelle intenzioni. L'ottima prestazione di Nicolò Barella nell'ultima di Campionato, proprio contro i nerazzurri. La grande stagione di Federico Chiesa, "figlio d'arte" che si sta dimostrando all'altezza del padre, caricandosi sulle spalle una Fiorentina orfana dei "gioielli" che lo scorso anno l'avevano fatta brillare. L'inaspettato bomber dell'Atalanta, Bryan Cristante. 
Sono solo alcuni dei talenti ventenni su cui la dirigenza nerazzurra ha puntato gli occhi, per costruire l'Inter del futuro. Da affiancare a Roberto Gagliardini (23 anni) e, presto, ad Andrea Pinamonti, talento annunciato. Anche altre le bandiere azzurre nella squadra milanese: Danilo D'Ambrosio, Antonio Candreva, Eder, Davide Santon, Andrea Ranocchia, giocatori però non più giovani.

Certo, Chiesa, Barella e Cristante, visto l'ottimo esordio di Campionato, non sono stati notati dalla sola società nerazzura. In Italia, sarà forte il pressing della Juventus, da sempre interessata ai giovani talenti nostrani e che presto sarà costretta a un ricambio generazionale, vista l'età avanzata di parte del suo organico. Inoltre, il boom dei tre giocatori ha fatto lievitare anche il loro cartellino, e quindi la società nerazzurra, se vorrà accaparrarsene almeno una, sarà costretta a vendere nella prossima stagione (i due nomi più indicati sono quelli di Brozovic e Joao Mario, due giocatori che stanno trovando poco spazio nella squadra di Spalletti). 

Tra i tre giocatori, quello più vicino all'Inter sembra essere Nicolò Barella, autore di un'ottima prestazione nella vetrina di sabato scorso contro i nerazzurri. Per cederlo, il Cagliari chiede tra i 30 e i 35 milioni. L'affare potrebbe concretizzarsi già a gennaio: Spalletti, infatti, lo vorrebbe subito per trasformarlo da mezzala a trequartista.