"Hai un grande nome, dovrà uccidere il tuo nome prima di uccidere te" Sono pochi quelli a non conoscere questo celeberrimo estratto del kolossal Il Gladiatore di Ridley Scott, il nome in questione è quello del legionario Massimo Decimo Meridio che, nella sceneggiatura del film sopracitato rappresenta la lealtà, l'elevata statura morale dedita al servizio della giustizia e del rispetto dei valori fondamentali di un uomo. No questo non è un articolo di cinema tantomeno la recensione di un film, è soltanto un modo di esporvi come un nome non sia legato solo alla persona che lo possiede, bensì può essere un mezzo per rappresentare qualcosa di ben più esteso ed è proprio ciò che riguarda Andrè Miguel Valente Silva, a tutti noi noto semplicemente come Andre Silva

Innanzitutto per buona pace dei fiscali ,quando si guarda in casa d'altri ,ricordiamo che il giovane classe '95 portoghese è approdato in rossonero per 36 milioni più eventuali 4 di bonus e, aggiungiamo anche per i nostalgici del vecchio corso che Andre Silva é assistito dal potente procuratore Jorge Mendes. Un giocatore in crescita costante che sta affermando la sua presenza cimentandosi in più ruoli e differenti moduli e, soprattutto, cercando di assimilare il prima possibile lo sbalzo tattico avvertito nel passaggio tra le dinamiche di gioco delle Primeira Liga portoghese e quelle della Serie A italiana.

Al momento il giovane centravanti si è imposto più in Europa League che in campionato, difatti i numeri dicono che sono 5 i gol segnati in 4 partite ufficiali, in campionato al momento sono solo 2 le presenze del portoghese di cui una da titolare contro la Spal e ancora non è arrivato il gol che è stato molto vicino alla prima con il Crotone impedito solo da una prodezza di Cordaz.

Chi sa giudicare con trasparenza ed imparzialità la crescita di un giocatore elidendo ogni pregiudizio esterno di analisi nota una crescita costante nelle prestazioni del 9 di Montella, sottolineata dal mister stesso: molto più reattivo nei movimenti e nel controllo di palla, più dinamico nell'affrontare il diretto marcatore e raramente responsabile di palle perse sulle trequarti di campo avversaria eppure a detta di molti faziosi non solo supporters di altre compagini ma anche sedicenti milanisti, Andre Silva rappresenta un gravissimo errore della dirigenza e, nei casi più estremi, una scelta aziendalista volta a favorire una presunta amicizia creatasi con l'intermediario Jorge Mendes, in sostanza una manovra di mercato che niente avrebbe da condividere con l'aspetto tecnico-sportivo dell'acquisto stesso.

Per altri, invece, è il giusto capro espiatorio per giustificare una scelta errata della propria dirigenza della serie : "Se il Milan ha speso quasi 40 milioni per Andre Silva ci sta che la squadra X ne abbia spesi 45 per 'Tizio'". Stiamo dunque assistendo ad una vera e propria strumentalizzazione di questo ragazzo con contorni di basso profilo giornalistico ed una trattazione misera e lontana dalla professionalità che dovrebbe essere alla base del giudizio calcistico.

Alle 'serpi in seno' che dichiarano di tifare Milan, quando in realtà esultano solo se segna quel giocatore e trasformano il dibattito in puerile dietrologia con espressioni del tipo "se ci fosse stato Galliani..." rispondiamo che Jorge Mendes ha ricevuto la bellezza di 0 euro per il trasferimento di Andre Silva e non ha concluso altre operazioni con Fassone, che strana amicizia... il cartellino del giovane portoghese è stato pagato come citato poc'anzi 36 milioni più 4 di bonus a fronte di una clausola rescissoria siglata con il suo ex club di 60 milioni di euro, siamo ben distanti dai tempi in cui il club dichiarava una spesa di 15,5 milioni annuali in 'costi di intermediazione' (dati Calcio&Finanza), da quando si versavano 8 milioni netti ad un procuratore per riportare un proprio ex giocatore a Milanello ai tempi svincolato(Rodrigo Ely, ndr) oppure quando bisognava versarne ad un altro procuratore per trasferire il suo assistito in Russia (Luiz Adriano, ndr).

Ai cosiddetti competitor amanti del paragone privo di fondamento ricordo che se divampa un incendio a casa tua non è guardando nella finestra del vicino che le fiamme si placheranno.. Andre Silva non è il metro di giudizio per valutare operazioni come Bernardeschi, Gabriel Barbosa e Schick, ognuno di questi giocatori citati, così come Andre Silva è stato frutto di una valutazione dei vari direttori sportivi e solo il tempo potrà dire se codeste operazioni possano definirsi corrette o no, intanto godiamoci il campo e aspettiamo i nostri beniamini con passione e sportività, per le analisi di spesa ci sono già i dirigenti, al momento lasciate lavorare in pace ognuno di loro e soprattutto sarebbe ora di imparare a valutare con razio e conoscenza, se si intende dare aria alla bocca, i bar in Italia non mancano...

LM