A volte gli infortuni possono compromettere delle carriera e possono impedire a dei calciatori di spiccare il volo, e così, per colpa di un destino avverso disattendono le attese e le aspettative che si nutrivano nei loro confronti.

Questa è la storia del nuovo Eusebio che non fu. Questa è la storia di Pedro Mantorras. Ma prima di scrivere di Mantorras, è giusto fare un rapido focus su Eusebio, calciatore al quale Mantorras è stato spesso paragonato, specialmente all'inizio della sua carriera.

Eusèbio da Silva Ferreira è stato uno dei calciatori più forti di tutti i tempi. Nacque in Mozambico, a Lourenco Marques, il 25 gennaio 1942, ed è morto il 5 gennaio del 2014 a Lisbona, in Portogallo. Calciatore naturalizzato portoghese, ma nato in Mozambico da padre angolano, fu un attaccante formidabile, potente, dotato di un forte tiro dalla distanza. Possedeva grandi doti di velocità e grandi qualità acrobatiche. Trascorse 15 dei suoi 22 anni di carriera da calciatore con addosso la maglia del Benfica, di cui è il miglior marcatore della storia con 638 gol in 614 partite, suddivise tra partite ufficiali e amichevoli. È stato 7 volte capocannoniere nel massimo campionato pportoghese ed è stato capocannoniere della Coppa dei Campioni, attuale Champions League, nel 1965, 1966 e 1968. È stato il primo calciatore a vincere la Scarpa d'oro, nel 1968, anno in cui fu introdotto il medesimo premio che viene dato al miglior goleador.

Cresciuto nelle giovanili dello Sporting L. Marques, nel 1957 inizia la sua carriera nelle prime squadre e nei professionisti proprio nello Sporting L. Marques dal 1957 fino al 1960.  Dal 1960 fino al 1975 giocherà con il Benfica. Successivamente militera' nel Boston Minutemen, nel Monterrey, nel Tor. Metrostars-Croatia, Beira-Mar, L.V.Quicksilvers, Uniao de Tomar e N.J. Americans. Ha vinto il pallone d'oro nel 1965 e due volte la scarpa d'oro, nel 1968 e nel 1973. Che sia stato un grande bomber lo testimoniano anche i numeri: nella sua carriera ha  segnato 733 gol in 745 partite complessivamente e contando anche le amichevoli. Nella sua carriera ha vinto 11 campionati portoghesi con il Benfica, 5 coppe di portogallo con il Benfica. Ha vinto anche un campionato provinciale del Mozambico nel 1960 con lo Sporting L. Marques, 1 campionato del distretto di Lourenco Marques , 1 Campionato Nasl con il Toronto M. Croatia e 1 Coppa dei Campioni con il Benfica nel 1961 e nel 1962. Con la nazionale portoghese ha giocato 64 partite e realizzato 41 marcature. Era soprannominato pantera nera o perla nera, soprannome quest'ultimo con il quale veniva chiamato anche Pelè.

Dopo questa descrizione sul grande Eusebio, è più facile rendervi conto a chi è stato paragonato Mantorras. Il paragone è un tantino esagerato, ma Mantorras era davvero un attaccante che poteva essere di altissimo livello competitivo.

Pedro Manuel Torres, noto come Mantorras, è nato a Huambo, in Angola, il 18 marzo 1982. L'Angola è un ex colonia portoghese, e Mantorras ha il passaporto portoghese. Ha giocato con la nazionale angolana, dove in 32 presenze ha realizzato 5 reti. Nel 2001 fu inserito nella lista dei migliori calciatori stilata da Don Balon. È cresciuto nel club angolano del Progresso. A 19 anni arriva in Portogallo, nell'Alverca, club portoghese. Nel 2001 passa al Benfica. È stata una punta centrale che per caratteristiche ricordava Eusebio, così come per le origini. Nel 2002 è stato vittima di un gravissimo infortunio al ginocchio che ne ha compromesso la carriera. Il primo anno con il Benfica, nel 2001, Mantorras realizza in 30 presenze 13 reti. Purtroppo nel 2002, come descritto in precedenza, si infortuno' pesantemente al ginocchio. Si pensò addirittura che non solo rischiava di non giocare più a calcio, ma addirittura si temeva che non potesse più tornare a camminare. Due anni e 4 operazioni dopo, Mantorras torna a giocare a calcio. Il Benfica lo ha aspettato. Ma la sorte continua ad essergli avversa. Altri piccoli infortuni continuano ad infastidirlo e non gli permettono di rendere al meglio. È stato il calciatore con più presenze nella storia della nazionale dell'Angola. Ma anche qui gli infortuni non gli hanno dato tregua. E nel 2006, nei Mondiali del trionfo azzurro, Mantorras con la nazionale angolana giocò solo 53 minuti. Il Benfica lo mette ai margini e nel 2011, a soli 29 anni, per via degli infortuni si ritira dal calcio giocato. Ha presentato richiesta presso il tribunale del lavoro di Lisbona per la pensione invalidità a causa del grave infortunio che gli accorse nel 2002 che lo costrinse a 4 operazioni al ginocchio che di fatto gli compromise la carriera. Nella sua breve carriera ha vinto 2 campionati portoghesi con il Benfica nel 2004/2005 e nel 2009/2010, 1 Supercoppa del portogallo nel 2005 con il Benfica e 1 Coppa di lega portoghese sempre con il Benfica nel 2009/2010.

E questa è la storia della breve carriera di Pedro Mantorras, l'erede di Eusebio che non fu.