Caro Presidente. Oggi il calcio sta cambiando. Lo spirito sportivo cede il passo al business: società quotate in borsa, calendari stilati da chi paga i diritti televisivi, sponsor che comprano giocatori e agenti che coniano il termine Top Player per poi trasformarsi in Top Agenti ed i loro assistiti in Top Pagliacci e Top Burattini …. Io parlerei da tifoso, ma i tempi mi costringono a parlare e a scrivere da Top Tifoso. Ed è proprio da top tifoso, adeguato ai tempi, che le esprimo il pensiero di chi guarda al calcio sotto tanti aspetti, che richiedono mentalità più matura e responsabile, cinica e razionale.. Diciamola tutta, anche se rischio di essere poco popolare, lei ha ragione. Lei ha ragione quando dice che il calcio Italiano è vecchio. Oggi vincere uno scudetto equivale a vincere quasi una coppa Italia (TIM CUP, coppa Telecom Italia mobile …) bisogna investire un capitale da almeno 300 o 400 mln di Euro per guadagnare una cifra appena superiore del premio assegnato alla seconda classificata. Oggi si va in Champions con molto meno: basta fare il secondo posto, o il terzo che però tutti i top player disdegnano perché non possono guadagnare “da re” per poi giocare preliminari che contemplano una vacanza “da suddito” … non scherziamo! Ed allora tutto diventa chiaro e limpido: il vero obiettivo è il secondo posto, almeno fino a quando non cambiano le cose. Il vero obiettivo di ogni società di calcio intelligente deve essere per forza il secondo posto, perché spende molto meno, guadagna di più ed l’ anno successivo non si ritrova con i bilanci in rosso. Altro punto: cessione Higuain. Anche qui c’è ben poco da organizzare partite di tennis mediatiche fatte di colpi di scena e dichiarazioni semi belliche tra presidenti e semi sconosciuti (scusate rettifico, semi “Top fratelli”). Un calciatore di 29 anni che frutta la bellezza di 90 mln è un lusso ed una rarità che non potevamo farci scappare. Chi è disposto a pagare 90 mln per un calciatore di 29 anni? Sento e leggo di papabili eredi del Pipita: Icardi, Balotelli, sacrifici economici da 60 -70 milioni. Povero Diego. Si, mi viene da pensare al povero Diego. Se giocasse oggi, quanti soldi guadagnerebbe? All’epoca di Diego, solo chi vinceva il campionato poteva accedere alla Coppa dei Campioni. Ricorda, Presidente, chi affrontò il Napoli alla prima Coppa dei Campioni? Il Real Madrid di Hugo Sanchez ed altri campioni. Anche se venne eliminato, il Napoli di Maradona giocò alla grande. Non esistevano emittenti che vendessero abbonamenti televisivi e noi tutti scendemmo in piazza per vedere la partita dai maxy schermi. Che festa! Roba che Icardi e Balotelli non possono neanche immaginare. Io la stimo come imprenditore e come uomo d’affari. Non la conosco, quindi posso solo limitarmi a valutare l’aspetto che di lei rappresentano. Sono sicuro che lei non ha la minima intenzione di sprecare 60 - 70 milioni per dei “Top mocciosi”, rappresentati da agenti che l’anno prossimo le faranno subire ciò che adesso a lei torna vantaggioso. Non scomodiamo le quattro giornate di Napoli. Bastano le giornate che tutt’oggi ci accompagnano con mille difficoltà per arrivare alla fine del mese. È da vero napoletano che le chiedo di tenere un passo diverso dagli altri, in rispetto di gente che fatica a comprendere determinate cifre. Certo, se un agente guadagna 20 mln da una trattativa ed una società guadagna altrettanto con introiti televisivi, sponsor e merchandising, è lecito da parte di un calciatore pensare che una fetta della torta gli spetti. Le chiedo, però, di compiere un vero e proprio miracolo: ridare dignità ad uno sport, a questo sport , il mio sport. Anche a me piacerebbe avere in squadra Lukaku, Diego Costa, Herrera e altri, ma mi sembra di sentire Capatonda:”vedo la gente scema”. Fino a ieri salutavamo con grande stima un ragazzo di nome Grava ed oggi siamo pronti a pagare 25 milioni per Maximovic, trascurando giovani talenti della primavera, magari anche napoletani. A proposito, come mi piaceva quando lei parlava di cantera napoletana. Andiamo insieme contro tendenza, sperando, sempre con molta umiltà, che questa lettera diventi un manifesto di protesta. Noi saremo sempre vicini ai nostri colori e canteremo sempre ‘O surdato ‘nnammurato con gente che ama e sente quello che canta. Tutti criticarono Gabbiadini quando non festeggiò la qualificazione Champions al termine della scorsa stagione, ma lei, che sembra essere cosi lucido, riesce a biasimare un ragazzo che, con una media goal impressionante, si vede escludere ripetutamente dalle liste di convocazione? Un ragazzo che sembra oggi l’emblema di un calcio che stenta a ritornare nei vicoli senza una cresta o senza un tatuaggio. Iniziamo proprio da lui, da Marechiaro, da Reina, da Sarri, da gente che ama ancora giocare. Alimentiamo la nostra cantera. Spendiamo questi soldi, trovati per terra, per accogliere le speranze ed i sogni dei ragazzi napoletani appassionati, che ancora fanno la colletta tra loro per comprare il famoso pallone rosso con le righe nere . Lei ha richiamato un evento tragico e storico come le 4 giornate di Napoli. A me vengono i brividi, non so a lei, ma, senza averlo vissuto, ne conservo memoria storica. Tanti problemi che oggi portiamo nel nostro bagaglio quando lasciamo il Vesuvio in cerca lavoro, hanno radici proprio in quel periodo triste per Napoli, l’Italia ed il mondo tutto. Come qualcuno diceva :”bella, peccato l’hai sprecata cosi” . Il popolo napoletano è più di quanto gli si accredita e, con le giuste misure, è pronto, come sempre , a portare avanti ed in alto bandiere di moralità e civiltà. A chi ci mortifica o crede di farlo ogni giorno ed ogni domenica in tutti gli stadi rispondiamo citando forse l’ultimo pulcinella, “ricordati che devi morire” . Aurelio, oggi ti chiedo di non “Cacciare i soldi” tanto per, ma per i nostri giovani, i nostri ragazzi. Noi sappiamo anche perdere una partita ma cambiando le cose. Cosi, un giorno all’ improvviso. Un tifoso Napoletano non TOP.